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La Via per l'Oxiana
Byron Robert

Editeur - Casa editrice

Adelphi

Asia
Asia Centrale
Iran
Afghanistan

Medio Oriente

Città - Town - Ville

Milano

Anno - Date de Parution

2000

Pagine - Pages

402

Titolo originale

The road to Oxiana ; London: Macmillan 1937

Lingua - language - langue

italiano

Edizione - Collana

Gli Adelphi

Traduttore

Bellone M. G.

Prefazione

Bruce Chatwin

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La via per l'Oxiana
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(Lungo Tevere Testaccio,10 - Roma)

La via per l'Oxiana

La Via per l'Oxiana  

L’Oxiana è quella terra semideserta nell’Asia centrale, tra l’Afghanistan e l’altopiano iraniano, popolata dal ricordo di un antico, verdissimo paradiso. Terra percorsa da Alessandro Magno e da Marco Polo, ma anche da un eccentrico ed esteta Robert Byron che, partendo da Venezia, porta d’Oriente per eccellenza, risale verso il cuore dell'Asia: Cipro, Palestina, Siria e così via.

Robert Byron attraversa i luoghi dell’arte e della memoria tra Persia e Afghanistan con lo spirito dei grandi esploratori dell’Ottocento e la grazia di un vedutista alla ricerca di scorci da ritrarre ad acquerello.
Diario di viaggio del 1937 è ancora oggi quanto mai attuale per l'immediatezza, la vitalità con cui l’autore riporta le sue impressioni di attento osservatore della natura umana non meno che delle testimonianze archeologiche.
Conquista il lettore sia quando parla dell’arte Moghul che quando commenta, con stile rigorosamente british, le bizzarrie esterofile dello Scià Reza Pahlavi, incanta con la sua prosa asciutta e sorprendentemente moderna. Da rilevare, inoltre, la felice combinazione di diversi piani della scrittura: la descrizione della natura e del paesaggio, la minuziosa ricostruzione delle opere di arte e architettura islamica incontrate man mano lungo l’itinerario; gli aspetti descrittivi si intrecciano con osservazioni legate alle condizioni concrete degli spostamenti ed a dialoghi avvenuti in varie occasioni durante il viaggio.
Il racconto dei suoi spostamenti a bordo di camion sgangherati, o dei pernottamenti in caravanserragli antichi come le strade da lui percorse, è affascinante quanto la descrizione delle meraviglie di Isfahan e di Herat.
Un viaggio avventuroso lungo un itinerario che comprende le testimonianze di uno dei periodi più floridi per l’Asia centrale: il Rinascimento timuride. Tamerlano, Shah Rukh, Goar Shad Begum, uomini e donne innamorati del piacere di vivere, i “Medici d’Oriente”, come li definisce l’autore, seppero conciliare, sia pure per un breve periodo, il consolidamento di un potere basato sulla fede islamica con un vero e proprio umanesimo e un raffinato mecenatismo. L’interesse di Byron non si limita all’architettura del quindicesimo secolo, ma percorre le tracce di tutte le diverse dominazioni: dall’impero Achemenide con le vestigia di Persepoli, alla dinastia Sasanide le cui testimonianze archeologiche, all’epoca scarsamente conosciute, “documentano un oscuro periodo della storia alla congiunzione tra il mondo antico e quello moderno”; dalle prime dinastie islamiche, Omayyadi e Abbasidi, agli invasori di lingua turca che, convertiti all’Islam, regnarono tra crudeltà e splendore fino all’avvento dei Safavidi.

 


Recensione in altra lingua (English):

In 1933 the delightfully eccentric Robert Byron set out on a journey through the Middle East via Beirut and Jerusalem.

Part One
Venice 19
s.s. Italia 20

CYPRUS
Kyrenia 22
Nicosia 24
Famagusta 25
Larnaca 27
s.s. Martha Washington 27

PALESTINE
Jerusalem 28

SYRIA
Damascus 38
Beyrut 39
Damascus 40

IRAK
Baghdad 45

Part Two
PERSIA
Kirmanshah 49
Teheran 50
Gulhek 53
Teheran 54
Zinjan 55
Tabriz 58
Maragha 61
Tasr Kand 62
Saoma 64
Kala Julk 65
Ak Bulagh 66
Zinjan 67

Part Three
Teheran 69
Ayn Varzan 76
Shahrud 77
Nishapur 78
Meshed 79

AFGHANISTAN
Herat 84
Karokh 108
Kala Nao 110
Laman 114
Karokh 116
Herat 116

PERSIA
Meshed 119
Teheran 123

Part Four
Teheran 125
Kum 133
Delijan 133
Isfahan 134
Abadeh 137
Shiraz 137
Kavar 141
Firuzabad 144
Ibrahimabad 149
Shiraz 157
Kazerun 157
Persepolis 159
Abadeh 169
Isfahan 170
Yezd 178
Bahramabad 181
Kirman 181
Mahun 182
Yezd 184
Isfahan 184
Ichcran 185
Sultaniya 192
Teheran 192

Part Five
Shahi 195
Asterabad 197
Gumbad-i-Kabus 199
Bandar Shah 202
Samnan 203
Damghan 204
Abbasabad 205
Meshed 205
Kariz 213

AFGHANISTAN
Herat 216
Moghor 224
Bala Murghab 231
Maimena 233
Andkhoi 241
Mazar-i-Sherif 243
Kunduz 260
Khanabad 264
Bamian 267
Shibar 271
Charikar 274
Kabul 275
Ghazni 277
Kabul 280

INDIA
Peshawar 283
The Frontier Mail 285
s.s. Maloja 285

ENGLAND
Savernake 286



Recensione in lingua italiana

Avevo acquistato e letto "La via per l'Oxiana" soprattutto per la narrazione del suo ingresso nel santuario sciita a Mashad che abbiamo visitato nel corso di un viaggio da Tashkent a Teheran. Sicuramente non era più quello visto da Byron perché dopo la rivoluzione komeinista è stato ammodernato ed ingrandito. Quello che però mi lasciava perplesso era che Byron entrò travestito da musulmano e dal testo non si comprende se fosse solo e senza interprete perché, si legge in una recensione, Byron non parlava la lingua locale (anche se è vero che il suo compagno di viaggio, Christopher Sykes, aveva studiato il Farsi), ma tutto è possibile e più che un commentatore chi la scrisse era un detrattore. Del resto a 28 anni si affronta l'impossibile e il suo lunghissimo itinerario sembra tutt'ora impossibile per quei tempi.😉 .
Ho varcato l'Oxus due volte vicino a Khiva e ho ancora vivido il ricordo del lago Zurkul da cui defluisce. Sono stato più fortunato di Byron.