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Vita sovrumana di Gesar di Ling
David Néel Alexandra

Editeur - Casa editrice

ed. Mediterranee - Ubaldini

  Asia
Tibet
Ladakh
Himalaya

Anno - Date de Parution

1990

Pagine - Pages

334

Titolo originale

La vie surhumaine de Guésar de Ling, le héros tibétain

Lingua - language - langue

italiano

Edizione - Collana

Orizzonti dello spirito

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Vita sovrumana di Gesar di Ling
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La vie surhumaine de Guésar de Ling, le héros tibétain

Vita sovrumana di Gesar di Ling  

L'epopea di Gesar di Ling, che qui si presenta in prima traduzione italiana, è il poema nazionale dei tibetani che i bardi del Paese delle Nevi si trasmettono da secoli oralmente.
La versione tradotta da Alexandra David Neel e pubblicata nel 1931 è la più estesa tra quelle note, che l'esploratrice raccolse nel paese di Kham (Tibet Orientale), considerato il luogo natale dell'eroe, e confrontata con i manoscritti esistenti. Gesar è un 'eroe solare', fondatore e civilizzatore, la cui missione consiste nel far regnare l'ordine sulla Terra, nel reprimere l'ingiustizia e la violenza, nel difendere la Religione, la Buona Dottrina, cioè il Buddhismo, secondo le indicazioni del 'Prezioso Guru' Padmasambhava. Egli, credono ancora i tibetani, ritornerà per rendere giustizia al suo popolo.
La figura di Gesar ha probabilmente una base storica in quella di uno o più capi guerrieri divinizzati, vissuti tra il VII e l'XI secolo, di origine tibetana o forse mongola o cinese. Nato da una vergine, sin da piccolissimo sconfigge le forze delle tenebre ed a quindici anni si batterà cotnro i re-dèmoni nemici della Religione. Dotato di poteri sovrannaturali, capace di trasformarsi, con il suo cavallo volante porterà a termine la propria missione diventando alla fine sovrano di Ling.
Con l'aiuto degli dèi, Gesar prevale in tutte le prove e su tutti i nemici: giganti, dèmoni cannibali, lama malefici, eserciti di migliaia di uomini, esseri invulnerabili al fuoco. Egli, essendo però l'incarnazione di una divinità ed essendo il suo scopo quello di trasformare il Male in Bene, invia sempre gli 'spiriti' dei nemici uccisi nei Paradisi che loro competono.

 


Recensione in altra lingua (Français):

Voici le joyau de la littérature tibétaine. Une épopée que les conteurs itinérants d'Asie Centrale colportent depuis plus de douze siècles : " La vie surhumaine de Guésar de Ling ", le plus grand héros tibétain. Dès les premières phrases, la magie opère. Nous voilà transportés dans un monde menacé par les démons, où tout est prodiges, maléfices et mystères. Un monde que seul Guésar de Ling - le héros créé par les dieux, le maître de l'illusion - peut sauver...Valeureux guerrier, au service du bien et de la justice, Guésar deviendra le héros civilisateur de tout un peuple.


Biografia

Louise Eugenie Alexandrine David (1868-1969) nasce a Saint-Mandé, vicino Parigi, da genitori anziani. Si applica allo studio del sanscrito e si interessa di buddismo fin da molto giovane, e un’eredità le permette di partire alla scoperta dei paesi che l’attirano: Ceylon, poi l’India. Tornata in Europa, decide di sfruttare la propria bella voce e si dedica al canto: il primo ingaggio importante lo ottiene dall’Opera di Hanoi nel 1895. Sposa Philippe Néel nel 1904 ma questo non la ferma, anzi: tra congressi e viaggi Alexandra non conosce riposo. Nel 1911 l’uscita di Buddismo di Budda coincide con la sua partenza per l’Asia. Philippe non rivedrà la moglie che nel 1926. Lei intanto si recherà in Nepal, Cina, Corea, Giappone, fino a entrare nel 1925, prima donna europea, a Lhasa, la città proibita agli stranieri. L’impresa è riportata dalla stampa di tutto il mondo, e Alexandra torna in Europa a raccogliere i frutti delle sue lunghe peregrinazioni. Da quel momento pubblica i suoi libri più famosi: Viaggio di una parigina a Lhasa, Mistici e maghi del Tibet, Nel paese dei briganti gentiluomini. Ci saranno altri viaggi e altri libri, come Magia d’amore e magia nera o Sotto nuvole di tempesta, nella vita di questa donna straordinaria, che morirà ultracentenaria e le cui ceneri verranno disperse nel Gange.

Alexandra David-Neel was born in 1868 in Paris. In her youth she wrote an incendiary anarchist treatise and was an acclaimed opera singer; then she decided to devote her life to exploration and the study of world religions, including Buddhist philosophy. She traveled extensively to in Central Asia and the Far East, where she learned a number of Asian languages, including Tibetan. In 1914, she met Lama Yongden, who became her adopted son, teacher, and companion. In 1923, at the age of fifty-five, she disguised herself as a pilgrim and journeyed to Tibet, where she was the first European woman to enter Lhasa, which was closed to foreigners at the time. In her late seventies, she settled in the south of France, where she lived until her death at 101 in 1969.

Consulta anche: Sito ufficiale della Fondazione Alexandra David Neel