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Un libro nello zaino

23/11/2024 11:34:38

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Opere di narrativa di autori norvegesi suggerite in ordine di
preferenza ed alfabetico da cinque
a una

 

L’età d’oro della letteratura norvegese coincide con la fine del XIX secolo e l’inizio del XX. Anche se il panorama letterario dell’epoca ruotava principalmente attorno alla figura di Henrik Ibsen, fu Bjørnstjerne Bjørnson (1832-1910) il primo scrittore norvegese a vincere il premio Nobel per la letteratura nel 1903. Già a partire dalla prima raccolta di novelle, Synnøve Solbakken (La fattoria nel sole; 1857), Bjørnson dipinse nelle sue opere quadretti di vita rurale (per i quali fu accusato di idealizzare in maniera eccessivamente romantica l’esistenza dei contadini norvegesi). In italiano trovate il racconto Polvere (1882), nonché un grande classico del teatro nordico, Al di là delle forze umane (1883), e pure la pièce Un fallimento (1975).

Knut Hamsun (1859-1952) vinse il premio Nobel per la letteratura nel 1920, dopo aver scritto grandi romanzi quali Fame (1890), Un vagabondo suona in sordina (1909) e Il risveglio della terra (1917). L’elitarismo di Hamsun, il suo apprezzamento per i valori germanici e l’idealizzazione della vita rurale lo portarono a parteggiare per i nazisti durante la seconda guerra mondiale e a macchiare per sempre la sua immagine agli occhi dei norvegesi. Solo in tempi recenti è stato riconosciuto come talento nel filone letterario di Dostoevskij e Joyce

Sigrid Undset (1882-1949), Nobel per la letteratura nel 1928, è considerata la più importante scrittrice della Norvegia. Undset iniziò a scrivere trattando argomenti come la piaga della povertà e la condizione femminile nelle classi povere e medie. Tra il 1920 e il 1922 pubblicò la trilogia Kristin figlia di Lavrans, un romanzo storico ambientato nella Scandinavia del XIV secolo – del capolavoro è nota anche la versione cinematografica del 1995, diretta e sceneggiata da Liv Ullmann. In italiano trovate di Undset anche Vita di sant’Halvard (1925) e Santa Sunniva e gli uomini di Selje (1934).

 

Letteratura contemporanea

Uno degli autori norvegesi contemporanei più conosciuti è Jan Kjærstad (nato nel 1953); il suo Forføreren (Il seduttore, 1993), inedito in italiano, ha tutti gli ingredienti del best seller – è infatti un giallo con una storia d’amore e qualche venatura scandalistica, il tutto condito da un’ottima scrittura. Nel 1999 si è aggiudicato, tra gli altri riconoscimenti internazionali, il premio letterario del Consiglio Nordico.

Altri scrittori norvegesi insigniti del prestigioso premio sono Per Petterson (nato nel 1952; I luoghi più lontani e Fuori a rubar cavalli, entrambi per Guanda, 2014 e 2010) e Lars Saabye Christensen (nato nel 1953; Beatles, Atmosphere Libri, 2015). Un altro autore sempre più noto a livello internazionale è Jostein Gaarder (nato nel 1952), il cui primo best seller, Il mondo di Sofia (1991; Longanesi, 2013), ha venduto oltre 15 milioni di copie in tutto il mondo. Dag Solstad (nato nel 1941; Timidezza e dignità e Tentativo di descrivere l’impenetrabile, entrambi per Iperborea, 2011 e 2007) è stato l’unico norvegese ad aver vinto per ben tre volte il premio letterario della Critica Norvegese. In libreria sta per uscire l’atteso La notte del professor Andersen (sempre Iperborea).

Karl Ove Knausgård (nato nel 1968), il più recente fenomeno letterario, già definito dalla critica locale il ‘Proust norvegese’, scrive semplicemente della sua vita di tutti i giorni: la sua biografia in sei volumi si intitola La mia lotta (Min Kamp in norvegese); il secondo volume da cercare in libreria è Un uomo innamorato (Feltrinelli, 2015). Erlend Loe (nato nel 1969) è uno dei più noti e divertenti scrittori scandinavi: sceneggiatore e figura di spicco del cinema norvegese, autore di libri per bambini, ha scritto otto romanzi, tra cui Naif.Super (Iperborea, 2002).

Tra i giallisti e gli scrittori di crime fiction, Gunnar Staalesen (La donna nel frigo, 2011, Tuo fino alla morte, 2010, e Satelliti della morte, 2009, tutti Iperborea) e Karin Fossum (La ragazza del lago. Lo sguardo di uno sconosciuto, Sperling & Kupfer, 2011) contano un buon seguito a livello internazionale. Anne Holt (nata nel 1958) è una delle autrici di noir e libri gialli più famose della Norvegia. In Italia i suoi libri sono pubblicati da Einaudi: tra questi, Quello che ti meriti (2009), del 2001, e La porta chiusa (2011), in cui si assiste all’improvvisa e misteriosa sparizione del primo presidente donna degli Stati Uniti. Ma è Jo Nesbø (jonesbo.com/en), di cui ricordiamo Il pettirosso (Piemme, 2013) e l’ultimo Sangue e neve (Einaudi, 2015), a essere considerato il re della crime fiction norvegese. Le sue storie, molto cupe, sono quasi tutte ambientate in Norvegia tra la seconda guerra mondiale e i giorni nostri.

  L'età felice di Undset Sigrid

 In breve: Sono davvero felici i vent’anni, o è solo la nostalgia di un tempo in cui si aveva ancora «tutta la vita davanti» che ne mitizza il ricordo? Certo c’è dell’ironia nel titolo del romanzo che la venticinquenne Sigrid Undset pubblicò nel 1908 e che divenne subito quello che oggi si definirebbe un cult generazionale.

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