Orissa da
sognare

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Un libro nello zaino


 

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GODHULI
The Golden Dusk
Harihar Panda

Editeur - Casa editrice

Leadstart Publishing Pvt Ltd

  Asia
India
Orissa

Orissa

Anno - Date de Parution

2015

Pagine - Pages

186

Lingua - language - langue

eng


GODHULI  

È stato il periodo più turbolento della storia indiana. Lo slogan sonoro, "Simon, torna indietro!" riverberava attraverso i corridoi politici di una nazione in crescita. La storica Dandi March ha avuto il suo impatto profondo su milioni di persone comuni quando il Mahatma Gandhi ha lanciato il chiaro appello a "Fai o muori". Ma proprio quando l’India ottenne la sua sanguinosa indipendenza, c’erano già segni di una rivolta popolare nel paese contro la tirannia degli zamindar.
Circolavano voci diffuse secondo cui il nuovo governo avrebbe confiscato le proprietà degli zamindari e distribuito la terra tra gli affittuari e i senza terra. Gli abitanti dei villaggi di tutto il mondo erano euforici all’imminente prospettiva di possedere la propria terra. Coloro che non avevano mai pronunciato prima una parola di protesta contro i loro proprietari, iniziarono ad agire con sfida e disprezzo. La potente cittadella zamindari si stava sgretolando. Tutti gli uomini del re se n'erano andati, lasciando il re abbandonato, sconvolto e disperato, vittima di un ordine mondiale in cambiamento...
Mio padre, che aveva tollerato con forza d'animo esemplare una serie di calamità personali, non poteva sopportare l'ignominiosa perdita della dignità, la la cosa che apprezzava di più nella vita. L'indipendenza senza onore era per lui una banalità priva di significato. Si è trattato infatti di una transizione dolorosa dalla ricchezza e dall’aristocrazia alla democrazia e all’uguaglianza.
L'impensabile caduta dal dominio e dal potere degli zamindar fu un evento che scosse le fondamenta stesse del secolare sistema socioeconomico dell'India recentemente indipendente. Scritta con eleganza, la narrazione cattura con profondità e grazia un'era che ora vive solo nella storia e nelle menti dei pochi rimasti che hanno vissuto quei tempi epocali.

 


Recensione in altra lingua (English):

t was the most turbulent period in Indian history. The sonorous slogan, Simon, go back! reverberated through the political corridors of a rising nation. The historic Dandi March had its soulful impact on millions of common people as Mahatma Gandhi gave the clarion call to Do or die . But even as India achieved her blood-soaked independence, there were already signs of a popular uprising in the country against the tyranny of the zamindars. There were widespread rumours that the new government would confiscate the zamindari estates and distribute the land among the tenants and the landless. Villagers everywhere were elated at the imminent prospect of owning their own land. Those who had never before uttered a word of protest against their landlords, began to act with defiance and disregard. The mighty zamindari citadel was crumbling. All the king s men had gone, leaving the abandoned King distraught and forlorn, victim of a changing world order... My father, who had tolerated with exemplary fortitude a series of personal calamities, could not bear the ignominious loss of dignity, the thing he valued most in life. Independence without honour was a meaningless platitude for him. It was indeed a painful transition from wealth and aristocracy to democracy and equality. The unthinkable fall from mastery and power of the zamindars, was an event that shook the very foundations of the century-old socio-economic system of newly independent India. Written with elegance, the narrative captures with depth and grace an era which now lives only in history and in the minds of a remaining few who lived through those momentous times.