000 |
Srinagar.
Da Srinagar parte verso Leh la Tangajari
road che dopo lo Zojila prendeva il soprannome di Beacon
Highway dal nome dell'organizzazione preposta alla strade montane,
oggi il complesso viario rientra nel progetto Himak.
Usciti dalla città si costeggia il
lago Anchar. |
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Gandarbal.
Piccolo bazaar. Possibile una deviazione per Talamulla con il tempio hinduista
di Sri Khir Bhawani Ji. |
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Kagan. Piccolo
Bazaar. La strada corre lungo la valle del fiume Sindh, affluente
del Jhelum.
Da Kagan deviazione per Naranag con
due cisterne ed iscrizioni sul concilio buddhista e da dove inizia il sentiero
per il sacro lago Gangabal (vedi camminata a pag. 000). |
85 |
Sonamarg Villaggio
alpino. Alberghetti e ristoranti. Punto classico di fermata. Da Sonamarg
si può compiere una breve escursione nella valle del ghiacciaio
Tajiwas (neve profonda). Passeggiata entusiasmante per i turisti indiani
ma non per chi conosce i paesaggi alpini.
Dal ponte in ferro prima di Sonamarg
parte la camminata ai laghi Krishansar, Vishansar e Gangabal (vedi
camminata a pag. 000). |
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Baltal Sbarra
di controllo per il senso unico alternato sullo Zoji la. Deviazione a piedi
per la grotta di Amarnath. (vedi camminata a pag. 000). |
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Zoji la Sul
significato di questo toponimo esistono le più disparate versioni.
La più diffusa è quella di "valico delle betulle" poiché
a chi proveniva dal nord il paesaggio si apriva sui boschetti e sul verde
sottostante. Altri lo chiamono "passo delle donne" ma è stato segnalato
anche come Paien-i-Kotal , o Bla-Tal (Baltal). IppolitoDesideri lo chiamò
Kantel ma per altri il nome esatto sarebbe Shur-ji-la , pronunciato Zoji-la
che significherebbe "il poggio, il colle di Shiva". |
147 |
Matayan Sbarra
di controllo per il senso unico in direzione da Leh a Srinagar. |
167 |
Drass E’ il
primo villaggio del Purig, la zona più occidentale del Ladakh.
Un tempo era suddivisa a sua volta in quattro piccolissimi principati.
Drass vanta un primato di freddo nel corso dell'inverno: -52°! Scarsi
resti della cittadella (Cho-Khar) con alcune pietre con bassorilievi. Alberghetti. |
204 |
Tashgam. La
valle si restringe. |
214 |
Kharbu |
228 |
Chhannigund |
238 |
Kargil (m.
2.650). Un tempo importante cittadina carovaniera. Da qui si diramava la
pista per la valle degli Hunzakut e per il passo Mustag, alternativa al
passo Karakorum.
deviazione per lo Zangskhar |
000 |
Paskum Camping
attrezzato. |
000 |
Shergol Possibile
una escursione nella valle di Pokkahr allo Jang Chub Ling
(luogo del risveglio) ed all'Urgyen Dzong (la fortezza di Padmasambhava).
Festa del Setchu (10° giorno del 5° mese). |
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La strada continua
risalendo la valle del torrente Wakkha. |
244 |
Mulbekh Antico
villaggio. Gigantesca statua di Maytreya scolpita nella roccia che
domina il Chamba Lhakang. Il Buddha è rappresentato in piedi
con la veste che drappeggia i fianchi. All'estremità orientale della
valle tre monasteri:
Nyingpa gompa (monastero vecchio),
con i templi Serdung Lhakang e Ganden Lhakang.
In riva al fiume il Somar Gompa (monastero
nuovo) ; Drupchen lhakang (in alto su una collinetta): grande statua di
Tzongkapa e pitture di fattura kashmira. |
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Namika la (m.
3.718, colle del pilastro del cielo ). |
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Khangral Strada
laterale vietata per la valle di Chakar Chigtan. Una delle capitali del
Purig nel 16° secolo. Alcune rovine. |
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Bodhkarbu Caserme
militari e vari insediamenti di antica origine. |
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La valle è
quella del Khanji Nallah. che scende dal villaggio e dal passo omonimi.
(vedi camminata di pag. 000). |
000 |
Fotu la (m.
4.080, il colle della ciotola ) E’ il punto più alto toccato sul
percorso Srinagar-Leh. La strada entra nello Sham, il paese basso,
una delle suddivisioni del Ladakh. I primi chilometri seguono il formarsi
del torrente Drag-po. |
000 |
Lamayuru
I bianchi edifici del gompa si stagliano su uno sperone posto quasi in
fondovalle fra il verde dei campi, i gialli e gli ocra dell'arenaria e
l'azzurro intenso del cielo d'alta quota. Lama Yung-drung (svastica del
lama) è il nome corretto di questo insediamento di circa 500 ladakhi.
Il monastero sarebbe stato fonndato da naropa. Alcuni edifici vennero poi
aggiunti ai tempi di Rinchen Zangpo. L'attuale complesso risale al 13°
secolo. La gestione è affidata ai Digung Kagyu. Dalla strada si
scende al complesso monastico. Da visitare il Chenrezi lhakang (a sinistra
fuori dal complesso). All'interno sul portico si apre il Dukang Chenmo,
salone con tre navate, con a destra la grotta originale dove meditò
Naropa. Al piano superiore Gompo Gonkang, dedicata al superiore Jigten
Gonpo (1143-1212). Interessantissima la visita al vicino tempio Singge
Kang, tempio del leone, dedicata al Buddha Vairocana che è seduto
sotto forma di leone. varii affreschi alle pareti. |
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Da Lamayuru parte
la pista per lo Zangskar. Vedi Il trekking dei monasteri a pag.
000. |
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Khalsi (Khalatse)
Ospita caserme e qui giunge la strada vietata agli stranieri che da Kargil
raggiunge e rimonta l'Indo sulla sponda sinistra. |
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Da Khalsi l'antica
pista carovaniera per Leh seguiva il crinale sulla destra orografica dell'Indo
toccando i monasteri di Ridzong. (Vedi Khalsi - Likir, l'antica carovaniera
pag. 000). |
363 |
Ulay Tokpo
Piccolo villaggio. Camping con tende già montate. Duecento metri
prima del villaggio, bivio per il convento femminile di Julichen e per
Ridzong (lett.:la fortezza nella montagna). Il gompa ha nome Jang Chub
Ling, luogo dell'illuminazione spirituale, venne fondato nel 1841.
Il gompa si staglia alla testata della valle. All'interno due templi.
-
Dukang con grandi statue di Sakyanuni,
Avalokishtevatra, Tsongkapa ed Amithaba, biblioteca notevole.
-
Chamba Lhakang con due immagini di Maytreya
e i due grandi chorten dell'illuminazione (jan chub chorten).
Il convento appartiene ai Gelugpa. |
396 |
Bivio
per il villaggio di Alchi.
Da Alchi una camminata porta al valico di
Tagpa e da qui alla valletta del torrente Sumdak Tokpo dove si trova Sumdo
gompa, risalente ai tempi di Rinchen Zangpo. interessanti disegni di
scuola kashmira come ad Alchi.
Da Alchi un'altra camminata porta alle oasi
di Lardo e Gera ed a Magyur Gompa. Chamba lhakang, Chenrezi
Lhakang, Dukang, Jampal Jang lhakang. Alcune iscrizioni all'interno dei
templi risalgono all'11° secolo. Lo Je Rimpoché chorten risale
anch'esso all'11° secolo.
|
392 |
Saspul Resti
di un forte ed un piccolo tempio. |
382 |
Bivio strada sterrata
per Likir (kLu-Khyl, il cerchio dei naga) con riferimento
ai serpenti che avrebbero vissuto in questa splendida valletta. Il monastero
si chiama Ganden Dorje Ling (luogo dove si realizza il
paradiso di Buddha) fondato nel 1115. Ospita una comunità gelugpa.
Interessanti il dukang con altari e biblioteca. Tre grandi statue di Kanakamuni,
Sakyamuni e Maytreya. Tre stupendi chorten in argento. Labrang e Gonkang.
Interessante raffigurazione di Jigshet (Vajara Bhairava). Attorno al nucleo
principale vi sono altri chorten e cappelle e l'edificio originario. Annesso
al convento ci è una scuola artigianale.
Un nuovo orrendo monumento è stato
innalzato recentemente. |
000 |
Basgo presso
il villaggio Chamba Lhakang è il meglio conservato con una grande
statua, seconda per dimensioni solo al tempio di Tikse. Ser-zang-lhakang
(tempio d'oro e di rame) magnifica statua dorata di Maytreya datata 1610.
Altri templi: Kagpa e Khagan Tsongku. |
000 |
Nimmu Resti
di un antico forte (Chang-mKhar). La roccia detta Nimmu Gyasgo (i
cancelli di Nimmu) domina la confluenza fra Indo ed affluente Zangskhar. |
000 |
Bivio per il ponte
in ferro verso lo Zangskar. Da qui parte la camminata invernale per lo
Zangskhar (vedi Tchadar pag.: 000). |
000 |
Teru (Taru)
segna l'inizio nello Stod, il paese alto, dove si trovava la gyaltsa, la
capitale del reame. La strada militare attraversa pianori sabbiosi con
mammelloni di accumolo d'erosione.. L'Indo scompare aldilà del ciglio
di questi pianori. |
000 |
Deviazione nella
valle di Phyang, oasi stretta e lunga alcuni chilometri. Tashi
Chos-Dzong (la fortezza della legge), costruito nel 1530. Cinque templi.
Festa Gangon Tse-du-po si svolge in inverno nel 18° e 19°
giorno del primo mese tibetano. La festa viene riproposta anche in estate
per i turisti. Ad ovest del cortile due templi, uno dei quali potrebbe
essere vecchio di 900 anni. All'interno del complesso conventuale: Choskhang
dedicato ad Amitayus, con statue di Avalokiteshvara e Vajrasattva e Maytreya.
Quatto statue di maestri dell'ordine Digung Kagyu. Gonkang del 16°
secolo consacrato a Gompo Kar, triade di Mahakala, Yamantaka, Kalarupa,
un garuda e Acchi, demone protettore digung. Dukang e Rimpoche
Lhakang. Le rilevazioni di Snellgrove Franke non sono più attuali
in quanto i restauri hanno cambiato la disposizione delle statue nei vari
templi. |
434 |
Spituk Il
monastero dPe-Thub (esemplare) risale al 15° secolo quando re Dragspa
Bum-Lde lo costruì sulle rovine della precedente fortezza-monastero
dell'11° secolo. Fu la prima comunità ladakha ad adottare la
riforma di Tsongkapa. Il complesso conventuale è stato restaurato
con una serie di lavori iniziati nel 1986. Sull'ampio cortile che domina
la piana dell'Indo si apre il dukang. Librerie e belle pitture murali raffiguranti
i grandi maestri dell movimento lamaista: Miularepa, Atisha, Tsongkapa,
Bakula I, e divinità nella forma maschile-femminile. Piccola sala
retrostante con statue di Milarepa, Atisha, Tsongkapa, Panchen Lama, Maytreya.
Preziosa la statua (15° sec.) di Sakyamuni che sarebbe appartenuta
a Tsongkapa. Altri templi: Choskang, Dolma Lhakang, Dolma Lhakang Somar.
Festa del Gustor 28° e 29° giorno dell'11° mese. |
000 |
Aereoporto
civile e militare di Leh. |
000 |
Leh |