Un italiano in Ladakh:Ippolito Desideri S.J.Ippolito Desideri, primo italiano ad entrare in quelle regioni, parte da Roma il 27 settembre 1712, si imbarca a Genova e prosegue per Lisbona, circumnavigando l'Africa e approdando a Goa, insediamento portoghese sulla costa indiana giusto un anno dopo. Si imbarca di nuovo, risalendo verso nord, sbarca e prosegue a piccole tappe attraverso Delhi e Lahore giungendo a Srinagar il 13 novembre 1714. Trascorso l'inverno e giunta la stagione favorevole al transito dello Zoji-la, riparte il 17 maggio 1715 per raggiungere finalmente Lhe il 26 giugno.Quale era l'incarico che Desideri ed il suo compagno Freyre dovevano assolvere? L'iniziativa di inviare alcuni padri gesuiti adilà dell'Himàlaya era stata presa da Antonio de Andrade S.J., spinto dalle voci che i mercanti riportavano attorno all'esistenza di una comunità cristiana nel Tibet centrale. Nel 1625 raggiunse Tsaparang, nel regno di Guge, senza trovar traccia di alcuna predicazione precedente, ma ottenne dal re il permesso di predicare nel regno. La missione fu abbandonata dopo la guerra del 1631, quando Guge venne invaso dal Ladakh. Ora si trattava di rifondarla e di giungere fino a Lhasa. Desideri non fu soltanto uno dei più ferventi ed entusiasti missionari che la Compagnia di Gesù inviò nell'Asia e nel mondo intero. Nato a Pistoia da una famiglia patrizia nel 1684 ed educato nel Collegio Romano, sviluppò una personalità d'uomo d'azione che si riflette negli scritti e nella strategia che sviluppò per propagandare il cattolicesimo a Lhasa. Toscano arguto ed osservatore descrisse con innata proprietà di lingua e con chiarezza e stringatezza ciò che visitò lesse o sentì raccontare. Al tempo stesso si sentiva nobile fra i nobili e si presentava senza timore a re e pontefici tibetani davanti ai quali confutò le basi teologiche del Buddhismo. Per compiere la sua missione studiò assiduamente prima la lingua e poi i maggiori testi del lamaismo secondo un strategia elaborata da Matteo Ricci per la missione gesuita in Cina: studio della religione avversaria, accettazione di quanto in essa è conciliabile con il Cattolicesimo (specie per quanto riguarda il punto di vista morale) e polemica con i suoi rappresentanti; contemporaneamente tentare di penetrare alla corte del sovrano ed ottenere tolleranza e protezione per la missione. Desideri è il primo tibetologo europeo. Si servì della sua lucida intelligenza per comprendere l'ambiente kashmiro; ladakho e tibetano, rilevandone caratteristiche e condizioni della gente; animali e paesaggio; costumi e religioni; arti, ricchezze, magnificenze dei principi, ma anche la miseria o l'estrema ignoranza dei lama stessi attorno alla propria teologia. Come geografo produsse una descrizione generale delle regioni attraversate, sobria e stringata ma di una esattezza rimarchevole per i suoi tempi. Egli fu inoltre il primo europeo a vedere e descrivere il monte Kailash ed il lago Manasarovar. |