Trekking da Lamayuru ad Alchiattraverso il Konke-la e lo Stapski-laA cura di Sonam StobgaysPercorso in sintesiLamayuru - Wanla - Phangi (Franjila) (5h)Phangi (Franjila) - Base Konke la (8h) Base Konke la - Konke la (4.900m) - Sundachenmo (8h) Sundachenmo - Sundachoon (7h) Sundachoon - Stapski la (5.100m) - Alchi (8h) Il percorsoLamayuru - Wanla - Phangi (Franjila) (5h)Punto di partenza per questa camminata sono il monastero di Lamayuru (3.729m) ed il piccolo villaggio con i campi che si trovano nella forra ai suoi piedi. La prima tappa ricalca, in senso inverso, la tappa finale della grande traversata dell'Himàlaya attraverso lo Zanskar.Si scende sul fondo della valletta di Lamayuru (dove è in costruzione una strada) ma poco dopo si volta verso destra iniziando la salita al "colle delle lucertole" (Prikitila, 3.850m). Dal colle si scende e il sentiero si addentra nel canyon sabbioso che sbuca sulla riva sinistra del torrente Shilakong Tokpo. Lo si segue fino alle case di Shila poste all'estremità occidentale dell'oasi di Wanla. Oltrepassata una scuola ed un ponte si incontra la strada per le jeep che proviene dalla valle dell'Indo (la strada inizia alla curva della strada prima del ponte di Khalsi, proveniendo da Srinagar). Si arriva così a Wanla (3.600m).. La fondazione del monastero di WanDa (Wanla) è attribuita a RinChen ZangPo (11° secolo). Il complesso degli edifici domina la confluenza fra i torrenti Yapola e Shillakong. L'occhio è attratto dalla rossa facciata del tempio ma ancor più colpisce l'attenzione l'enorme torre diroccata che componeva la gigantesca fortezza eretta da re Lachen Naglug nel 12° secolo. La fortezza è in gran parte crollata. Ben conservato il monastero, il tempio ospita interessanti dipinti murali simili a quelli di Alchi: sono quelli originali e riproducono i principali Bodhisattva ed i loro mandala. Nella cappella vi è una grande immagine di Avalokiteshvara con le undici teste, affiancata da quelle di Manjushri e Maytreya; sono inoltre presenti Atisha ed i principali maestri kagyupa. Il percorso continua sulla sponda destra fra campi e frutteti di seguendo la pista per jeep fino all'oasi di Phanji la (Franjila, m 3.300, 3h-7h40'); acqua, albicocche, prati, ma nessun pascolo per i cavalli. Phangi (Franjila) - Base Konke la (5h - 8h mv)Da Phanji il sentiero risale la valle del torrente Ripchar. Ponticelli e guadi fino al villaggio di Halsi (sulla carta U502 vi sono due Hinju). Il sentiero è ora più marcato ed evidente, attraversa piccoli insediamenti per circa 2h fino a che raggiungiamo i pascoli estivi. Conviene cercare di raggiungere i pascoli più in alto e campeggiare alcuni chilometri prima del passo.Base Konke la - Konke la (4.900m) - Sundachenmo (8h)La salita al passo è abbastanza ripida ma con un paio d'ore dovreste riuscire a raggiungerlo. Il passo (Konke la, Choke la) è quotato in vario modo fra i 4.570 metri e i 4.900 metri. Dall'alto del passo si scorge in lontananza il villaggio di Sumdahchenmo (Sumda, confluenza?; chen, piccolo; mo, suffisso) e di fronte a noi la catena dello Stok Kangri. Il sentiero si snoda lungo i pendii che scendono sul Sumdah Chu.Lungo il percorso si incontrano malghe estive ed anche un eremo (forse Druglika).
Sundachenmo - Sundachoon (7h)Il sentiero scende verso il fondovalle per circa 3-4 chilometri prima di dividersi.
Da Sumdachoon si può scendere sulla pista per jeep che proviene da Nimmu. Lungo il sentiero si incontra l'eremo di Achirik. Sundachoon - Stapski la (5.100m) - Alchi (8h)Se avete posto il campo oltre il villaggio e partite di buon'ora, la salita durerà fra le tre e le quattro ore. Dal valico (Stapski-la, sTagpa la in Snellgrove), anch'esso variamente quotato fra i 4.900 ed i 5.100 metri, la vista spazia verso la valle dell'Indo che scorre più di 2000 metri più in basso. La discesa è spacca gambe almeno nel primo chilometro fino agli stazzi. Ancora tre ore, toccando i pascoli di Sharong e siamo ad Alchi con i suoi tesori artistici. |