Ladakh il paese degli alti valichi |
||||||||
Camminate in ZangskharPadum-Zangla-KarchaSulla sponda destra dello ZangskharPercorso è il giro circolare della vallata raggiungendo Tonngde e poi Zangla. Questo giro si conclude a Karsha e da qui a Padum su comoda strada camionale attraverso il ponte terminato nel 1986. La camminata si può svolgere tranquillamente in quattro giorni. Padum-Tongde km 10A valle di Padum lo Tsarap prende il nome di Lugnak e lo si scavalca con un ponte che, una volta, era di corde. Si cammina per una decina di chilometri e si arriva a Tongde (sTongsde Legsbshadg ling) dove vive una comunità di circa quaranta monaci. Marpa Ling (dimora di Marpa) costruito nell11° secolo dove, secondo la tradizione, avrebbe soggiornato Marpa di Lhobrang il traduttore. Nel 15° secolo i monaci kagyupa aderirono alla riforma di Tsongkapa diffusa nella valle da Shesrab bZangpo. Le sette cappelle del complesso conventuale racchiudono statue ed immagini dei Gelugpa. È situato in cima ad una collina. Gli edifici sono ben conservati e vi sono anche alcuni alberia. Attorno al cortile centrale si aprono gli ingressi dei vari templi: il dukang si raggiunge salendo alcuni scalini e varcando il vestibolo. Gli affreschi sono quasi tuffi recenti. Dalle finestre del vicino Kangyur Lhakang si può ammirare unampia visione su tutta la vallata. A destra del cortile vi è un tempio chiamato Nyunggnas Lhakang (tempio del digiuno): grande statua di Avalokiteshvara. Nella parte del corVi sono altri tre templi: il choskang è la più interessante, le pitture sulle pareti sembrano risalire alla fondazione del gompa. I dipinti sulla parete di destra, notevoli per leleganza e la grazia della fattura, rappresentano la Tara verde e la personificazione della Prajnaparamita. Parte del muro di sinistra è stato recentemente restaurato. A destra del choskang un uscio si apre nella piccola cappella di Maitreya mentre sulla destra si trova il gonkang; al suo interno sulla parete a destra dellingresso, vi è un esempio di pittura con linee di giallo tracciate su uno sfondo nero, con una tecnica detta gserbri. Il settimo tempio è situato sul fianco nordovest della collina e si chiama Dzomskyd Lhakang con ritratti di maestri e lama della setta riformata. Nei pressi una grotta viene indicata come quella di Marpa. Tongde-Zangla km 25Chi invece prosegue da Tongde verso nord, seguendo la riva destra del fiume Zangskhar, arriva ad un ponte (5h) ma non lo valica e, camminando per circa unaltra ora giunge a Zangla (1h-6h). La fortezza reale (khar) è stata la residenza dei sovrani dello Zangskhar orientale dal 16° secolo in poi ed i discendenti del Gyalpo vi risiedono saltuariamente ancor oggi. Tinam Lde costruì la roccaforte ed in essa fu ospite anche Alessandro Csoma de Xoros nel suo lungo soggiorno in Ladakh. Oggi il palazzo è in gran parte rovinato ma lo si può visitare assieme ai due templi ed al monastero femminile. Il villaggio conta circa 600 abitanti, calcolando anche le fattorie nella valle vicina. Zangla-Pishu-Karsha 5hRitornare sui propri passi fino al ponte di corde (1h) che, con i suoi sessanta metri è il più lungo della regione, e si raggiunge loasi di Pishu dove ci si immette sul sentiero Padum-Lamayuru (v. pag.: 000). In quattro ore di cammino si raggiunge Karsha (4h-5h). Padum-Tongde-PhuktalPoco oltre Tongde una valle sulla destra conduce al Tongdela (m. 5.140 o m 5.490) da dove il sentiero scende a Sunantakhtakh sul torrente Dhingri, proseguendo attraverso le piccolissime oasi di Shaling e Jingchirkmo. La traccia arriva ad un ponte di corde di vimini e si prosegue seguendo lo Tsarap fino a Phuktal. Il sentiero non è molto sicuro, vi è qualche punto esposto.
|