Leptis Magna
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La guerra del 1911 Museo di Leptis Mappa Foro Leptis - Macello

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Leptis Magna è il sito archeologico più esteso e affascinante della Libia, ma anche quello meglio conservato di tutto il Mediterraneo ed è anche giudicato il miglior sito romano del Mare Nostrum. Visitarla al termine di un viaggio, tornando da una vacanza nel deserto concilia il cuore e facilità il ritorno. Sono tornato a Leptis camminando da solo nelle strade e fra le rovine. Soffermandomi davanti ai bagni di Adriano, pensando al libro di Yocenar.

Per fortuna che nella guerra italo - turca del 1911 qui non vi sono stati combattimenti. Interessante a questo proposito la ricerca del Dr. Stefan Altekamp su questo argomento.

Fra la magnificenza e la spettacolarità degli antichi edifici, la schiamazzante eco dei turisti italiani nel tiepido sole del solstizio d'inverno, mi porta a fantasticare su vie animate, su palazzi che si riempiono di vita, sul vociare confuso nel porto di duemila anni fa.

 Porto fenicio, fondato durante il primo millennio a.C., la ricchezza di leptis dipendeva in gran parte dal commercio di schiavi, avorio, oro e altri metalli preziosi e anche dalla fertile terra circostante. In seguito alla terza guerra punica i Romani sostituirono i Cartaginesi e svilupparono ulteriormente la zona, finché nel 455 i Vandali non si comportarono come tali e distrussero quanto poterono. Nel 533 i Romani riacquistarono per pochi anni il dominio sulla città e si procedette a grandi opere di restauro; ma le tribù locali insorsero e la regione sprofondò in un'arretrata condizione di nomadismo berbero.

Le invasioni arabe del 644 spazzarono via le ultime tracce della vita romana e nell'XI secolo Leptis Magna fu abbandonata alle sabbie del deserto. Gli scavi cominciarono solamente nel XX secolo e si scoprì che la sabbia aveva preservato la città dalla rovina. Di fianco all'ingresso principale del sito c'è un grande museo, ma il vero spettacolo è all'esterno.

Il primo monumento, vicino all'ingresso è l'Arco dei Severi, eretto nel 203, quando l'imperatore Settimio Severo tornò a visitare la sua città natale. Non lontano dall'arco, sorgono le Terme di Adriano, il più grande complesso del genere al di fuori di Roma, rivestito di lastre di marmo e di granito. Continuando a esplorare si giunge al nymphaeum, in parte coperto, una sorta di reliquiario dedicato al culto delle ninfe.

Degna di interesse la zona del mercato con l'edificio circolare sulle cui finestre veniva esposta la mercanzia.

 I due grandi fori sono paragonabili per estensione e per magnificenza ai fori imperiali di Roma; splendidi anche la basilica, ricca di decorazioni, e il teatro. Proseguendo sul lungomare per circa 700 m, si arriva allo stadio e all'anfiteatro, dove si tenevano spettacoli di vario genere.

Ma è proprio al teatro dove, tornando sui mie passi, termino la mia visita. Al di là delle colonne si scorge il mare (e talvolta anche una petroliera...). Forse la più bella vista di tutta Leptis.

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Gimnasyum

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Arco di Tiberio

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Terme di Adriano

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Teatro

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Teatro

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Teatro

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Basilica di
Severo

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Mercato

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testa di medusa

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Latrine

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Cisterna

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Il Circo

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Il Circo

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Caccia
Affresco nei bagni

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Negozio

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Supporti Negozio