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21 settembre 2002

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Padma Youdol e il fiume di ghiaccio, una storia dell’Himàlaya

Estate 2003: Padma Youdol lavora nella sezione materna della Lamdon Model High School di Pibiting. Ai bambini insegna musica, canto e danze tradizionali. Nello scorso inverno, quando la scuola era chiusa da novembre a marzo, Padma abitava a Leh con suo marito e due figli, Puntsok di nove anni ed il piccolo Tenzin Chonjoh di pochi mesi. Ora tutti i giorni il piccolo segue al lavoro la mamma, che lo attacca al seno nelle pause e nella ricreazione.

Per giungere sul posto di lavoro, il 15 di marzo all’inizio delle lezioni, in febbraio Padma ha affrontato il fiume Zanskar ghiacciato con tutta la famiglia e tre accompagnatori. È l’unico modo per arrivare nella valle. Lasciata Leh, capitale del Ladakh, per quattro giorni hanno marciato sul ghiaccio del fiume incassato in una gola lunga più di sessanta chilometri.

Immaginate il gruppo: uomini e donne camminano in fila indiana, uno dietro l’altro sul ghiaccio che scricchiola sotto il peso di chi cautamente avanza. Padma porta sulle spalle il figlio di sei mesi e la piccola Phuntsok marcia dietro alla mamma. Il fiume di ghiaccio si snoda sul fondo del burrone, fa freddo, le alte pareti nascondono il sole. Il cielo è un nastro azzurro sulla piccola carovana.

Cascate di cristallo colano dai pendii rocciosi. In qualche tratto occorre camminare a piedi nudi immersi nell’acqua gelida. Talvolta il ghiaccio non è compatto e Padma procede con prudenza. La guida batte il bastone sul ghiaccio e ne prova la consistenza, tutti avanzano trepidanti. Ogni tanto il gruppo si ferma: Padma stringe il figlio, lo riscalda mettendolo a contatto con la propria pelle, gli offre il seno per una poppata.

La giornata di cammino termina verso metà pomeriggio. Di notte la temperatura scende a -35° e il gruppo trova rifugio in qualche grotta. Per fare il fuoco gli uomini cercano rami e legna portati in estate dal fiume e incastrati fra le pietre. Ci si scalda, si asciugano gli stivali, si beve té al burro e zuppa con tukpa. La famiglia di Padma passa così quattro notti.

Al quinto giorno, dopo l’ultima curva della gola, la valle si apre, siamo in Zanskar! Poche ore di marcia nella neve ed ecco le tre case di Hanumil: stanotte Tenzin dormirà al coperto… Ancora quaranta chilometri di marcia fino ad Upti e Padma sarà al lavoro.

Una scuola in Zanskar

La Lamdon Model High School sorge nella remota valle del fiume Zanskar, a nord dell’Himàlaya, regione del Ladakh di lingua e cultura tibetana. La posizione geografica differenzia la LMHS da altre scuole in Himàlaya: la valle è inaccessibile dal mese di Novembre a Maggio. La regione si caratterizza per l’estrema rudezza del clima e del suolo: in queste oasi di montagna, a quota 3600 metri, vi è assenza di vegetazione ad alto fusto ed anche penuria di acqua potabile. Niente corrente elettrica, un solo pronto soccorso ed un medico per 13.000 zanskar-pa. In 15 anni, a causa dell’isolamento e del cattivo tempo, tre allievi sono deceduti perché l’elicottero di soccorso non riusciva ad atterrare e trasportarli all’ospedale di Leh.

Lo Zanskar fa parte dello Stato di Jammu & Kashmir, a maggioranza musulmana, dove l’insegnamento nelle scuole statali è obbligatorio in urdu, lingua non parlata dagli abitanti dello Zanskar. La LMHS nasce nel 1988 su iniziativa di alcuni genitori della valle che desideravano per i propri figli un insegnamento nella lingua materna, il “bodhi” (tibetano), che permettesse di conservare la cultura locale completamente differente da quella kashmira. L’attività della LMHS è finanziata da “Aiuto allo Zanskar” fondata in Francia nel 1990 e presente in Italia come “onlus”.

Rispettoso della originalità del progetto, gestito dai genitori attraverso il “Comitato di Gestione”, l’intervento di AaZ è stato graduale, così come lo sviluppo della scuola, all’inizio composta solo da due classi e pian piano cresciuta e consolidatasi fino alle superiori. Di pari passo sono sorti gli edifici che la ospitano: il primo è oggi adibito ad alloggio per gli insegnanti. È stato il Dalai Lama a porre la prima pietra dell’attuale plesso scolastico composto da 14 aule, biblioteca, laboratori, ed inaugurato nel 2000. Nel prossimo luglio verrà consegnato agli insegnanti il nuovo edificio, appositamente costruito per loro, con altri otto mini appartamenti. La comunità dalla LMHS è composta da 300 allievi (35% ragazze), 14 insegnanti alcuni dei quali provengono da Dharamsala, 4 bidelli e due operai addetti esclusivamente al trasporto dell’acqua dalla sorgente del villaggio di Pibiting distante alcuni chilometri.

Molti i progetti, ma sempre con armonia e gradualità poiché AaZ non intraprende alcun lavoro senza la relativa copertura finanziaria. Accanto alla scuola abbiamo piantato 154 alberelli, di mese in mese vediamo crescere il legno che useremo per rifare il tetto fra quindici anni. Anche questo è speranza e futuro!

Pubblicato sul N° 17 di Dharma