Across the Frozen Himalaya
A piedi e con gli sci attraverso l’Himàlaya
Il 15 gennaio 1980, dal Kepang La, vicino al villaggio di Gelling in Arunachal Pradesh, all’estemità Orientale dell’Himàlaya controllata dall’India, Harish Chander Kohli muove i primi passi della Indian Army's Trans-Himalayan Expedition. In 475 giorni assieme agli amici attraversa Bhutan, Sikkim, Nepal, Uttar Pradesh, Himachal e Ladakh arrivando al passo Karakorum il 5 maggio 1987. Hanno percorso circa 8.000 chilometri. Harish Chander Kohli ha 21 anni quando riesce a convincere i superiori ad autorizzare e finanziare l’impresa. Nel 1995 intraprende una nuova avventura: 97 giorni di scialpinismo partendo dal passo Karakorum, sull’antica carovaniera da Leh a Yarkhand, fino al Lipu Leck, il valico del pellegrinaggio dall’India al sacro Kailash. La squadra è composta da otto membri dell'esercito indiano ed intraprende l’avventura nel “cuore dell'Himàlaya” durante l’inverno, forse il più freddo nelle ultime due decadi. La spedizione coprirà approssimativamente. 2.000 chilometri sugli sci, seguendo la dorsale dell’Himàlaya alla più alta altezza possibile e superando oltre venti colli superiori a 5.454 metri. La spedizione esplora l’Himàlaya, avventurandosi nei i massicci del Panchulli e del Nanda Devi, e scoprendo tre valichi. Gli sciatori, trascinando le slitte, si muovono il 17 febbraio 1995 dal passo Karakoram in Ladakh ed entrano in una delle regioni più desolate del mondo. Due membri devono subito essere evacuati dall’elicottero di soccorso a causa di congelamenti nelle prime tappe. Il gruppo si avventura nella regione, percorrendo valli coperte di scheletri di animali da soma e che Younghusband aveva soprannominato “le valli all'ombra della morte”. Percorrono il plateau di Depsang, l’altopiano più alto e disabitato del mondo, attraversano il fiume Shyok ghiacciato per raggiungere l’altopiano del Chang-Thang, conosciuto per le forti tempeste, gli alti laghi e le pecore che forniscono la pashmina. A Sud dello Tso Moriri, la squadra entra in una valle laterale e per cinque giorni si inoltra su un percorso sbagliato (forse la dimostrazione che i GPS non sempre possono essere utili). Raggiunto finalmente il Parang-la riescono ad emergere vivi dalla valanga che li ha travolti e raggiungere Kiber nella valle di Spiti che rimane isolata dal mondo du-rante gli inverni per oltre sei mesi. Altri sette militari da America, Australia e Gran Bretagna raggiungono la spedizione a Chitkul, nella valle di Sangla, ignari che i valichi successivi non erano stati mai attraversati d’inverno. Nel corso della spedizione, la squadra incontra molte disavventure, compreso cecità, ustioni da sole e ipotermia da neve. Sottoposta ad un logorio eccessivo l’attrezzatura causa alcuni problemi: bastoncini rotti dagli sci, pelli strappate o consumate, combustibile disperso, ma la squadra non cede. A Harsil nella regione di Gangotri, americani e australiani abbandonano a causa di impegni di servizio, ma i membri britannici decidono di proseguire fino a Mana, da dove la spedizione prosegue attraverso la “Valle dei fiori” coperta di ghiaccio. Aggirando a settentrione il santuario del Nanda Devi attraverso due valichi battuti dal vento, viene raggiunta Milam nella valle di Johar, dove nacquero i due grandi esploratori Krishen Singh e Nain Singh. Il viaggio si è addentrato fra le montagne sconosciute. Hanno viaggiato fra le montagne del Panchulli e il gruppo del Nanda Devi ed hanno scoperto tre valichi che hanno rilevato, attraversato e chiamato “Ski Himàlaya”, “Rajiv Gandhi” e “Dennis la minaccia”. La spedizione termina il 24 maggio al Lipu Lekh, posto sul confine India-Tibet-Nepal (il valico della yatra al Kailash), dopo l'attraversamento dei 2.000 chilometri alla maggior altezza possibile e l’attraversamento di oltre venti valichi.
Preface. 1. The Nansen spirit. 2. Valley of the shadow of death. 3. Across the roof of the world. 4. Chang Thang: the shrivelled moon. 5. The phantom menace. 6. Land of Ibex and Snow Leopard. 7. Biting cold--burning sun. 8. Pilgrimage to the house of the Gods. 9. Frozen flowers. 10. In the footsteps of the great explorers. 11. A serendipitous journey. Appendices: 1. The nature of adventure and leadership. 2. The Ski-Himalaya expedition. 3. Daily progress chart and useful data. Glossary. Bibliography. Index.
|
When Harish Kohli and his team of seven members reached the summit of the Karakoram Pass in the early afternoon of 17th February 1995, they had been on the move for twelve gruelling hours. As they began the treacherous descent, the light breeze turned into a storm and then into a blizzard, plummet-ing the temperature to minus 48 degrees Celcius. Later that night when they reached their base, after twenty-six horrifying hours, two of the members were frostbitten, one of them losing seven of his fingers. But for the Ski-Himalaya team, it was only the beginning of their adventure, which became one of the most momentous journeys in mountaineering history. Across the frozen himalaya is an account of the first ever ski traverse from the Karakoram Pass to the Lipu Lekh Pass, a 2,000-kilometre epic through the coldest winter in the previous two decades. The Ski-Himalaya expedition crossed twenty passes, including three that were hitherto unknown.Harish Kohli vividly conveys the painstaking preparations, the physical suffering, the near-tragedies and the compassion, humour and self-sacrifice of his companions.
From the Reviews 'It is a stunningly told action tale that will delight, inform and inspire.' -- Sir Ranulph Fiennes, in the Foreword
'A saga of sustained endurance and unconquerable human spirit' -- The Times of India
'Freezing weather and wild beasts couldn't stop them from becoming the first to ski across the Himalayas' -- Sunday Mid-Day
'The book is researched and written extremely well and reads almost like a thriller. ...The photographs are breathtaking. The book is a great read for adventurers.' -- The Sunday Tribune
'Across the Frozen Himalaya is a gripping first-hand account of a 2,000-km winter ski traverse from the treacherous Karakoram Pass to the Lipu Lekh Pass.' -- The Hindustan Times |
Explorer, adventurer and climber Harish Kohli is one of the most widely travelled people in the Himalaya. In 1981-82 he conveived and led the first traverse of the Himalaya, covering 8,000 km on foot in 475 days, a pioneering journey of adventure and discovery. Much emulated since by other travellers, the expedition has been praised as ‘the best in Himalayan history’. Out of his vast experience and passion for adventure came the idea of finding a ski route across the Himalaya. This became a marathon ski traverse and a journey of exploration into unknown regions. across the frozen himalaya is the story of that journey, which earned him the National Adventure Award. Harish Kohli is the founder of the Asian Geographic Trust. For his contributions to exploration and adventure, he has received the Vishisht Seva Medal from the President of India and the National Award from the FIE Foundation. His record-breaking expeditions have earned him two entries in the Limca Book of Records. |