un libro per sognare

 

23/11/2024 11:53:09

Indietro - torna alla pagina precedente
sei sei in  percorso Home » libreria » Libia

Pagina in aggiornamento continuo

Il deserto della Libia
Tobino Mario

Editeur - Casa editrice

Mondadori

Africa
Africa del Nord
Libia

Città - Town - Ville

Milano

Anno - Date de Parution

1951

Titolo originale

Il deserto della Libia

Lingua - language - langue

italiano

Edizione - Collana

Oscar scrittori moderni

Ristampa - Réédition - Reprint

2001


Il deserto della Libia  

"Il deserto della Libia" raccoglie ventuno prose relative all'esperienza di Tobino durante la Seconda Guerra Mondiale: sono racconti di paesaggi, incontri, avventure, uomini, in cui il vero protagonista è il deserto, drammatico teatro di guerra: il deserto che è insieme realtà e simbolo, con le sue mutazioni e le sue oasi avvolte dal mistero. Ma "Il deserto della Libia" non è solo un diario, una testimonianza e un preciso momento storico. È molto di più: è denuncia della collera di una generazione di "soldati senza bandiera" mandati allo sbaraglio in una guerra altrui; ma soprattutto è proiezione di una nostalgia esistenziale in cui emerge potente il grido della giovinezza, la vitalità del corpo sano. È il canto della bellezza e dell'innocenza che, anche dal baratro di orrore e morte sempre in agguato, rivendicano la propria briciola di felicità.

 



Biografia

Mario Tobino nasce a Viareggio. Ragazzo vivace, dopo il ginnasio, per tenere a freno una certa esuberanza e sopravvenuta insofferenza agli studi i genitori lo spediscono per un anno in collegio, a Collesalvetti. Ritornato a casa inizia gli studi liceali a Massa, ma la maturità la ottiene da privatista a Pisa. Il ragazzo già al liceo leggendo il Machiavelli e il Dante prova una emozione grandissima, segno premonitore dela sua sensibilità e attitudine nello scrivere.
Il giovane dal carattere volitivo e insoferrente, con una propensione agli studi umanistici legata ad una encomiabile aspirazione di aiutare il prossimo malato, decide di iscriversi a medicina all'Università di Pisa, studi che proseguirono e si conclusero con la laurea in medicina nel 1936 all'Università di Bologna. Contemporaneamente al periodo universitario svolge un'attività letteraria sia pur limitata per il poco tempo a disposizione, pubblicando alcuni scritti su riviste aperte ai contributi dei giovani letterati, e nel 1934 con il consenso positivo della critica pubblica Poesie, la sua prima raccolta di versi.
Tobino dopo la laurea viene chiamato ad assolvere il servizio militare in un primo tempo a Firenze poi come ufficiale medico nel Quinto Alpini a Merano. Tornato a casa a Bologna si specializza in neurologia, psichiatria e medicina legale, e incomincia a lavorare all'ospedale psichiatrico di Ancona. Durante la sua permanenza in questo luogo di sofferenza e di disagio compone una serie di poesie, pubblicate nel 1939 col titolo Amicizia. Allo scoppio della seconda guerra mondiale viene richiamato e inviato sul fronte libico dove rimane fino al 1942: questa esperienza è raccontata nel romanzo Il deserto della Libia (1952) da cui son stati tratti due film: Scemo di guerra di Dino Risi e Le rose del deserto di Mario Monicelli.
Ritornato in Italia pubblica la raccolta di poesie Veleno e Amore, il romanzo Il figlio del farmacista e i racconti riuniti sotto il titolo La gelosia del marinaio, e riprende a lavorare in ospedali psichiatrici, prima per alcuni mesi a Firenze passando in seguito definitivamente a quello di Maggiano in provincia di Lucca. Nel 1943 partecipa attivamente alla Resistenza contro i nazifascisti in Toscana, e dalle vicende di lotta partigiana e fraticidia prende spunto per scrivere il romanzo Il clandestino.
Nel dopoguerra Tobino si dedica con tutte le sue forze morali e spirituali alle sofferenze dei malati di mente, e contemporaneamente prosegue la sua attività di scrittore, raggiungendo una notorietà sempre più vasta e riconoscimenti numerosi.
Muore ad Agrigento l’11 dicembre del 1991.