Lo schiavo del manoscritto
Ghosh Amitav
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Editeur - Casa editrice |
Einaudi
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Asia
India
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Città - Town - Ville |
Torino
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Anno - Date de Parution |
2002
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Pagine - Pages
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330
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Titolo originale
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In an Antique Land: History in the Guise of a Traveler's Tale
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Lingua - language - langue
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italiano
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Edizione - Collana |
Einaudi tascabili
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Traduttore |
Anna Nadotti
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La storia dello schiavo è depositata nel manoscritto H. 6 che è stato redatto nel 1156 e ritrovato nella sinagoga di Ben Ezra al Cairo. Questa sinagoga è stata il più ricco archivio di testi arabo-ebraici. Con in mano soltanto il frammento di una lettera Ghosh si mette alla ricerca di un ignoto schiavo di cui non conosce neppure il nome, e che tuttavia gli appare come una chiave per intendere e raccontare i legami tra la sua India e l'Antico Egitto. Punti di partenza e centro della vicenda sono due piccoli villaggi egiziani di oggi. Nei vicoli di terra battuta, nelle amicizie con i loro abitanti, nel profondo rispetto reciproco e nelle differenze di usi e religioni l'autore cerca vecchi legami. Così le storie dell'antico schiavo e del ricercatore si intrecciano.
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Recensione in lingua italiana |
Attraversando di continuo i sottili confini che separano il presente dal passato, con in mano soltanto un frammento di una lettera scritta da un mercante arabo del XII secolo, Amitav Ghosh si mette alla ricerca di uno schiavo indiano di cui non conosce neppure il nome, e che tuttavia gli appare come una chiave per intendere e raccontare una Storia fatta di tante storie, diaspore e guerre, rotture e sparizioni. Centro della vicenda sono due villaggi egiziani, luoghi di uno straordinario apprendistato linguistico e umano, e punti di partenza per una lunga indagine: per più di dieci anni Ghosh insegue lo sconosciuto, costruendo un meraviglioso romanzo in cui tutto è rigorosamente vero. Ombra consapevole dell'antico schiavo, il moderno ricercatore percorre un duplice itinerario: quello nell'universo medievale, lungo le rotte mercantili che dal Maghreb all'Egitto, attraverso il deserto e l'Oceano, portano in India; e quello nell'universo contemporaneo di archivi e biblioteche, lungo le rotte aeree che lo conducono più volte da oriente a occidente, da una religione all'altra, da una lingua all'altra. Se è vero, come dicono gli indiani, che l'uomo libero sa parlare agli déi, allora, senza dubbio, Amitav Ghosh è un uomo, uno scrittore libero.
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Biografia |
Amitav Ghosh è nato a Calcutta nel 1956. È cresciuto in Bangladesh (allora Pakistan orientale), Sri Lanka, Iran e India. Dopo essersi laureato all’Università di Delhi, ha studiato antropologia sociale a Oxford. È scrittore e antropologo e sicuramente uno dei più conosciuti autori indiani in lingua inglese. Prima di pubblicare il suo primo romanzo ha frequentato la facoltà di Arti all’Università di Alessandria e ha lavorato come giornalista per Indian Express. Con Il cerchio della ragione ha vinto il prestigioso Prix Médicis Etranger e con Le linee d’ombra il Sahitya Akademi Award, il più prestigioso premio letterario indiano. Cromosoma Calcutta ha ottenuto nel 1997 l’Arthr Clarcke Award e Il palazzo degli specchi ha vinto il premio internazionale per la fiction alla Fiera di Francoforte. Oltre ai romanzi Amitav Ghosh ha scritto numerosi saggi di antropologia che gli hanno meritato il Pushcart Prize.
Il cerchio della ragione, Garzanti 1986 (ried. Einaudi, 2002) Le linee d’ombra, Einaudi, 1990 Lo schiavo del manoscritto, Einaudi, 1993 Il cromosoma Calcutta, Einaudi, 1996 Estremi Orienti, Einaudi, 1998 Il palazzo degli specchi, Einaudi, 2001 Il paese delle maree, Neri Pozza, 2005 Circostanze incendiarie, Neri Pozza, 2006 Mare di papaveri, Neri Pozza, 2008 |
Consulta anche:
Official Website
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