Viaggio alla terra del fuoco
Giacomo Bove, forte dell’esperienza acquisita con Nordeskjold, sottopone alla Società Geografica Italiana una traversata dell’Antartico dal Mare di Weddel al Mare di Ross. Ma la mancanza di appoggio da parte delle autorità italiane e la insufficiente raccolta di fondi, costrinse Bove a cambiare l’obiettivo e puntare all’esplorazione della Patagonia, della Terra del Fuoco sino all’isola degli Stati. Con la nave "Cabo de Hornos" parte da Buenos Ayres il 25 dicembre 1880 e raggiunge Ushuaia nell’aprile del 1881. La spedizione si ferma quasi tre settimane a esplorare il bacino di Santa Cruz in Patagonia. Il viaggio dall’Isola degli Stati a Punta Arenas lo effettua con una imbarcazione più piccola, la goletta San Josè, ma la nave affonda durante il tragitto e Bove con i suoi uomini raggiungono Ushuaia con un canotto a remi. Nel Settembre 1881, Bove rientra a Buonos Ayres e quindi in Italia. Insieme all’idrografo Giovanni Roncagli, pubblica i risultati scientifici dei rilievi costieri da Punta Arenas a Santa Cruz. Il viaggio consente a Giacomo Bove di pubblicare in libro "Viaggio alla Terra del Fuoco".
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