Piccoli rimedi
Risentimenti e rimpianti tormentano l'indiana Madhu per la morte dell'unico figlio, ucciso giovanissimo in un attentato a sfondo politico-religioso. Scrittrice e intellettuale, sposata con il medico Som, la donna ha lasciato il marito e la casa perchè devastata dalla perdita. Ma quando accetta, seppure a malincuore, di intervistare l'anziana e famosissima cantante Savitribai per scriverne la biografia, Madhu lentamente s'incammina lungo un percorso di risanamento interiore, fatto di 'piccoli rimedi'. Voce narrante del romanzo, Madhu ricostruirà pazientemente se stessa ripercorrendo le non comuni vicenede di due donne che nell'India di metà del '900 cercavano la propria realizzazione, l'una come musicista e artista, l'altra come attivista politica e sindacalista nelle file del Partito Comunista indiano. Sapientemente orchestrato dall'autrice, il monologo interiore di Madhu si espande in un canto a più voci e strumenti, dove tanti personaggi, tradizioni, lingue e paesaggi dell'India contemporanea si misurano con il diritto di ciascuno alla libertà, con il rifiuto della violenza e dell'intolleranza tanto nella vita pubblica come nelle relazioni private, con la passione per l'arte in ogni forma.
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Shashi Deshpande's latest novel explores the lives of two women, one obsessed with music and the other a passionate believer in Communism, who break away from their families to seek fulfilment in public life. Savitribai Indorekar, born into an orthodox Hindu family, elopes with her Muslim lover and accompanist, Ghulaam Saab, to pursue a career in music. Gentle, strong-willed Leela, on the other hand, gives her life to the Party, and to working with the factory workers of Bombay. Fifty years after these events have been set in motion, Madhu, Leela's niece, travels to Bhavanipur, Savitribai's home in her last years, to write a biography of Bai. Caught in her own despair over the loss of her only son. Madhu tries to make sense of the lives of Bai and those around her, and in doing so, seeks to find a way out of her own grief. |