Il mistero delle Maldive
del famoso navigatore norvegese Thor Heyerdahl presenta alcune ipotesi sulla civiltà preislamica delle Maldive. Heyerdahl trascorse parecchi mesi nel 1982-83 a scavare negli atolli meridionali con l'appoggio del governo maldiviano, portando alla luce tracce di antiche società preistoriche buddhiste, hindu e di adoratori del sole. ----- Da dove vengono i maldiviani? E' una domanda che si sono rivolti in molti, non ultimo perfino Thor Heyerdahl, l'eroe del Kon Tiki, da sempre appassionato delle grandi trasmigrazioni di popoli nei tempi lontani. Diverse campagne di studi lo hanno portato in giro per l'arcipelago a ritrovare numerosi indizi del passato, tanto da esporre una nuova teoria, descritta nel suo libro "Il mistero delle Maldive", edito da Mondadori. Secondo il norvegese, prima dei musulmani le isole erano abitate dai buddisti e prima ancora da una civiltà induista legata all'India. Ma ulteriori tracce di un misterioso popolo, chiamato i Redin, sono venute alla luce, insieme a simboli solari, piramidi di origine mesopotamica, sculture di leoni e buoi. Templi orientati astronomicamente verso il sole, tecniche di costruzione in comune con la Mesopotamia, gli Ittiti, i Fenici di Lisso in Marocco e perfino l'Isola di Pasqua, nozioni di navigazione e costruzione di imbarcazioni, probabilmente di canne, in comune con i Sumeri, i Fenici, fin all'antico Perù, e la prua e la poppa dei dhoni invece che ricordano l'antico Egitto: un gran rompicapo per gli archeologi, che sono tuttavia d'accordo sul fatto di essere di fronte alle prove che già qualche millennio prima di Cristo gli oceani erano percorsi da antichi navigatori. Le Maldive erano evidentemente in una posizione di crocevia, fin dalle prime navigazioni transoceaniche, e il canale equatoriale, "un'autostrada nel mezzo dell'oceano" come lo definisce Heyerdahl, era la via seguita da chi si orientava con gli astri. Fua Mulaku si trovava proprio lungo questa rotta, e offriva inoltre acqua dolce e frutti. E' evidente che fu una delle prime isole a essere colonizzata, e vi si innalzarono anche degli alti cumuli di pietre, chiamati "hawitta" per poterla scorgere da lontano.
di Luca Sonnino Sorisio http://www.nautica.it/scubaweb/maldiSud/maldisud.htm
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