Dal Tetto del mondo all'esilio
Questo agile volumetto è il racconto di un viaggio, o meglio, il risultato di una serie di viaggi compiuti dal 1993 al 2000, in Tibet, India e Nepal, integrato con appunti e testimonianze di altri viaggiatori e di abitanti indigeni con i quali l'Autore mantiene contatti regolari, nell'ambito delle attività commerciali e turistiche di RAM. Un viaggio raccontato come tale, cioè basato su un itinerario che è insieme il trait d'union e il mezzo , o "la scusa", per inserire dati statistici, analisi commerciali, aneddoti, leggende, storie personali, fatti storici e politici, citazioni, riportati con rigore e oggettività. Un libro sicuramente più impegnato che turistico, in linea con le scelte di Garrone, di taglio documentativo e di denuncia, ma alleggerito da quegli aneddoti, dai ritratti e dalle storie dei personaggi conosciuti, dalla descrizione dei paesaggi e della vita dei luoghi. Si divide in tre parti: la prima dedicata al Tibet, la seconda e la terza dedicate al mondo degli esuli tibetani rifugiati in India (Dharamsala/Mc Leod Gunji, "capitale" del governo in esilio, nell' Himachal Pradesh, il Ladakh, e Delhi), e in Nepal (valle e dintorni di Kathmandu, e in particolare Boudha e Jawalakhel). Non manca, per concludere, il racconto di un trekking nella valle di Khumbu, ai piedi dell'Everest. Da segnalare che Garron è fra i pochissimi autori che presentano al pubblico in forma divulgativa la presenza di un "dissenso" interno alla diaspora tibetana che non ritiene né efficace né idonea la linea "non violenta" e conciliante del Governo Tibetano in Esilio.
L'AUTORE: Renzo Garrone si definisce un "Viaggiatore e Ricercatore Autodidatta". Ha scritto libri di viaggio e guide turistiche (Gulliver, Moizzi, Touring). Ha collaborato con diverse testate giornalistiche (Il secolo XIX, Il Manifesto, Geodes). È uno dei fondatori della AITR (Associazione italiana per il turismo responsabile) e nel 1987 ha fondato RAM, Associazione per il Commercio equo e Turismo responsabile, collegata alla precedente.
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