Swami e i suoi amici
Nato dalla breve esperienza di R.K. Narayan come maestro di scuola in un villaggio dell'India meridionale, "Swami e i suoi amici" segnò nel 1935 il suo debutto di scrittore, favorito dall'entusiasmo di Graham Greene per la sua opera narrativa. Il romanzo racconta le quotidiane avventure di un bambino di dieci anni, Swaminathan, nell'immaginaria città di Malgudi - modellata sulla città di Mysore, Malgudi sarà lo scenario di tutti i successivi romanzi dell'autore -, negli anni Trenta. La vita di Swami, degli amici e compagni di scuola, così come quella dei suoi familiari, è segnata dal confronto tra tradizione e modernizzazione, fra affermazione della secolare cultura indiana e soggezione al colonialismo britannico. Attraverso lo sguardo ingenuo di Swami - che desidera con tutte le forze di far parte di una squadra di cricket modellata sui campioni inglesi e al tempo stesso è affascinato dall'eleoquenza dei sostenitori di Gandhi e dall'indipendenza, che parla tamil e inglese, che a scuola viene indottrinato sul cristianesimo ma pratica i rituali induisti della mitica 'pooja' bruciando incenso davanti alle divinità -, le tensioni dell'India moderna si manifestano con straordinaria vivezza, e con l'umorismo tipico di tutta la 'commedia umana' di Narayan.
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R.K. Narayan è nato a Mysore, in India, nel 1907, ed è morto a Madras nel 2001. È considerato fra i più grandi autori indiani del ventesimo secolo: ha scritto numerosi romanzi ambientati prevalentemente nella città immaginaria di Malgudi, nell'India del Sud. Fra le sue opere ricordiamo: Il pittore di insegne, Una tigre per Malgudi, Raju della ferrovia, Aspettando il Mahatma e Il nostro amico Sampath, Il chiaccherone. |