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L'ultimo treno della Patagonia

Theroux Paul


Editeur - Casa editrice

Baldini Castoldi Dalai

America del Sud
Argentina
Patagonia


Città - Town - Ville

Milano

Anno - Date de Parution

2005

Pagine - Pages

427

Titolo originale

The Old Patagonian Express: By Train Through the Americas

Lingua originale

Lingua - language - langue

italiano

Edizione - Collana

Romanzi e racconti

Traduttore

Giuliana Giuliani

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L'ultimo treno della Patagonia
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L'ultimo treno della Patagonia
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The Old Patagonian Express: By Train Through the Americas

L'ultimo treno della Patagonia L'ultimo treno della Patagonia  

Popolare o di lusso, il treno è un mezzo collettivo. W il treno! Per questo ho sempre amato i libri di Paul Theroux, quasi tutti ambientati su questo nobile mezzo.
Un treno vecchio e cigolante ha portato Paul Theroux ai confini del mondo, nell'ultimo tratto di un lungo viaggio iniziato mesi prima a Boston una fredda mattina d'inverno e proseguito a zig zag lungo tutto il continente americano. Una serie di treni dai nomi esotici (I''Estrella del Norte', I''Aztec Eagle', il 'Balboa Bullet', 'El Panamericano', il 'Lone Star') ha accompagnato lo scrittore attraverso Messico, Guatemala, Colombia, Ecuador, gli altopiani andini del Perù e la 'pampa' argentina; panorami meravigliosi e, soprattutto, popoli diversi, distanti, eccentrici e a volte pericolosi e incomprensibili se approcciati secondo schemi occidentali e poco flessibili. Insieme a loro, tra di loro, turisti e viaggiatori persi tra un mare di volti: gli 'zoniani' a Panama e gli orribili tifosi del Salvador, il falso prete di Cali, l'americana in cerca del suo uomo a Veracruz e il signor Thornberry, pittore incontrato in Costa Rica. Tutto questo e le confidenze di Borges, leggendario poeta-scrittore argentino, a Buenos Aires, fanno parte del testo di Theroux, una cronaca di viaggio scritta con la grazia del romanzo e con la consueta capacità di cogliere i contrasti tra bellezze naturali e squallori, tra splendore e corruzione, tra le cose buone e divertenti di un itinerario senza limiti temporali e l'orrore del quotidiano, osservati su e giù da treni impossibili e romantici.

 


Recensione in altra lingua (English):

American novelist and travel writer Paul Theroux takes us on a fascinating journey through the Americas by rail. To the long tradition of such fare, he contributes considerable descriptive power, strong characterizations, humor and informed humanity--all of which William Hootkins communicates in an expressive, listener-friendly voice. There is much to interest anyone who wishes to glean insights from a keen mind and stout heart. Y.R. (c)AudioFile, Portland, Maine --This text refers to an out of print or unavailable edition of this title.

Product Description:
Starting with a rush-hour subway ride to South Station in Boston to catch the Lake Shore Limited to Chicago, Theroux winds up on the poky, wandering Old Patagonian Express steam engine, which comes to a halt in a desolate land of cracked hills and thorn bushes. But with Theroux the view along the way is what matters: the monologuing Mr. Thornberry in Costa Rica, the bogus priest of Cali, and the blind Jorge Luis Borges, who delights in having Theroux read Robert Louis Stevenson to him.



Biografia

Paul Theroux (Medford, Massachusetts 1941) scrittore statunitense. Dopo gli studi viaggiò in Italia e in seguito in Africa. Qui prestò la sua opera all'interno del Corpo dei volontari della pace in una scuola del Malawi (da cui fu espulso per supposta "attività sovversiva") e insegnò presso un'università ugandese. A Kampala conobbe V.S. Naipaul, la cui visione del mondo, che mescola pessimismo a comicità, esercitò una notevole influenza sul giovane Theroux. Dopo il romanzo d'esordio (Waldo, 1968), scrisse, tra le altre opere, Jungle Lovers (1971), rievocazione delle sue esperienze nel Malawi. In Gran Bretagna, dove risiedette stabilmente per diciassette anni, lavorò a opere molto apprezzate, tra le quali narrazioni di viaggio spesso incentrate su percorsi in treno (The Great Railway Bazaar: by Train through Asia, 1975) e il romanzo Mosquito Coast, da cui fu tratto nel 1986 l'omonimo e fortunato film diretto da Peter Weir e interpretato da Harrison Ford. Attualmente Theroux vive tra la Gran Bretagna e gli Stati Uniti, e questa doppia esistenza è al centro del romanzo-confessione My Secret Life.

’At the Villa Moro’: un’avventura siciliana di Paul Theroux
di Silvestro Livolsi, 2 settembre 2004

Paul Theroux è nato nel 1941 negli Stati Uniti ed è internazionalmente conosciuto come uno scrittore instancabile e raffinato di romanzi, diari e cronache di viaggio dai luoghi più diversi per storia e cultura (Singapore, la Patagonia, Honolulu e tantissimi altri). In Italia delle sue opere sono state pubblicate: Ultimi giorni a Hong Kong, Il Gallo di Ferro, O-Zone, Hotel Honolulu. Di recente per l’editrice Baldini e Castoldi è uscito l’ultimo libro di Theroux ’L’infermiera Wolf e il dottor Sacks’: una storia ambientata a New York con protagonisti personaggi veri, tra i quali il celebre medico e scrittore Oliver Sacks e che ha fatto riscuotere per l’autore una rinnovata attenzione di pubblico e di critica in Italia. Italia, nella quale ha più volte soggiornato, in passato, e che riecheggia in alcuni suoi scritti. Uno di questi, poco conosciuto ma decisamente interessante e curioso è quello pubblicato nell’autunno del 2001, sulla rivista inglese di narrativa Granta, nel numero 75, dal titolo ’At the villa Moro’. Il romanziere americano, su Granta, racconta di un’avventura siciliana, di quando, ventenne, nel 1962, soggiornò a Taormina alla ricerca dei luoghi descritti da Lawrence in ’Snake’ e in particolare della fascinosa residenza di quel meraviglioso luogo, Villa Moro. Giunto con pochi soldi, con pochi abiti, insomma con scarsi mezzi per rimanere a lungo a Taormina e soprattutto per abitare la Villa che può solo limitarsi ad ammirare esternamente, Theroux fa però un incontro, seduto ad un tavolino di un bar, con una coppia di tedeschi, un tale Haroun che accompagna una sua amica, la contessa Grafin, che sarà per lui particolarmente proficuo. Stabilitasi un’immediata amicizia tra i tre, dopo aver perlustrato assieme Taormina, Thoreox si trova un giorno ad accompagnare in macchina la contessa Grafin, desiderosa di andare a vedere uno splendido uliveto situato tra Caltanissetta e Sperlinga. Durante il viaggio, in prossimità di Troina, la macchina si ferma per un guasto. E, proprio nella suggestiva atmosfera di solitudine e deserto che il paesaggio intorno a Troina suscita, Theroux inizia a concepire un suo piano fatto di bugie e seduzioni per raggiungere il suo scopo: villeggiare a Villa Moro. Riesce a riparare la macchina, dopo gli inutili e vani tentativi dell’autista, il siciliano Fulvio; riporta a Taormina la contessa Grifin, finge di abitare già a Villa Moro, vi si reca assieme a lei, le dichiara il suo amore, diventa suo amante: rimane così due settimane in quella Villa con Grifin e l’amico tedesco che vi si trasferisce e paga regolarmente il conto del vitto e dell’alloggio (con i soldi della contessa); fin quando, fa i bagagli e sparisce, senza lasciare tracce, ritornando in America. In conclusione, Theroux, dopo quarant’anni, ripensa a quell’episodio e deduce che il segreto del suo successo di scrittore è legato a quell’esperienza vissuta in Sicilia, quando l’abilità di raccontare storie gli si rivelò e gli servì a realizzare un suo sogno: dimorare laddove già era stato Lawrence, ma anche, gli servì a capire che narrare è ’ornare’ e variare una sola e propria storia in tanti diversi e successivi racconti, nel suo caso proprio quella storia vissuta tra la calda e pullulante Taormina e la solitaria e montagnosa Troina.

Consulta anche: Sito ufficiale di Paul Theroux
Consulta anche: ’At the Villa Moro’: un’avventura siciliana di Paul Theroux da Girodivite