Nella tarda estate del 1939, mentre sull'Europa si accumulano nubi di tempesta, una scrittrice e fotografa inglese, già grande viaggiatrice nei paesi del Medio Oriente, lasciò la sua casa di Asolo per essere assunta dal Ministero dell'Informazione. La sua conoscenza dell'arabo - e delle abitudini, costumi e tradizioni locali - sarebbe stata preziosa per una missione di osservatrice e di mediatrice che l'avrebbe condotta nel corso di quattro anni tra Arabia ed Egitto, Palestina e Siria, Iran ed Iraq. Questo libro, apparso nel 1945, non si limita a riferire le drammatiche o umoristiche esperienze di quella missione, ma stabilisce un autentico quadro d'insieme dello scacchiere medio-orientale durante la seconda guerra mondiale sulla base di un duplice criterio: indipendenza di visione e ufficialità di giudizio, secondo che prevalga lo spirito della viaggiatrice libera e spregiudicata o quello del funzionario del Foreign Office. Duplice è anche lo scopo del libro: rivelare al lettore europeo la vera natura dell'animo e della cultura arabi e illustrare la porogressiva occidentalizzazione di quel mondo, almeno quale allora appariva inevitabile. Dal canto suo, il titolo italiano, "Effendi", sottolinea l'importanza assunta nel libro dalla figura del giovane funzionario-professionista arabo che si plasma nel nostro secolo sotto gli influssi dell'Occidente e che avrebbe dovuto costituire una sorta di ponte fra i due mondi. Leggere oggi questa famosa opera di Stark è, oltre che appassionante, istruttivo: giacché le previsioni non avveratesi (ma pur sempre significative) sono di gran lunga inferiori alle straordinarie intuizioni di influenze e contrasti che ancor oggi rendono caldo, anzi rovente, quello scacchiere.
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L'esploratrice e scrittrice inglese Freya Stark (Parigi 1893 - Asolo 1993) , ultima erede di una stirpe di grandi viaggiatori inglesi da Kipling a Lawrens, è stata una figura leggendaria del nostro secolo per i suoi viaggi avventurosi nel Medio Oriente di cui ha lasciato appassionanti descrizioni nei suoi numerosi libri. Fu portata ad Asolo, bambina, dai suoi genitori. Legata alle personalità più in vista del suo tempo, da Churcill alla Regina Madre, dai Marescialli Montgomery, Allemby, Kitchener ed altri, al mitico Lawrence d'Arabia, svolse importanti missioni per il Foreign Office. Crocerossina sul Carso durante la prima guerra mondiale, la Stark si recò in Oriente nel 1927, organizzando fino al 1937 spedizioni in Libano, Siria, Iraq, Persia ed Arabia. Allo scoppio del nuovo conflitto mondiale fu impegnata nello Yemen e in Egitto dove creò una rete di propaganda clandestina, "Fratellanza". Il dopoguerra la vide viaggiare in tutto il mondo; prima di ritirarsi definitivamente ad Asolo, fu capace di compiere un'ultima spedizione in Nepal all'età di 88 anni. La Città di Asolo le ha donato la cittadinanza onoraria e le chiavi della Città. Morta nel maggio del 1993, pochi giorni dopo aver compiuto 100 anni, riposa nel cimitero di S. Anna, a pochi passi dalla tomba della Duse, assieme a Herbert Young Hammerton, fotografo e pittore. La sua abitazione, ora di proprietà della Provincia di Treviso, si affaccia su un giardino botanico nel quale sono situati i resti del Teatro romano. |