Sahara
"Forse ci sono altri deserti più temibili del Sahara... Ma il Sahara è il deserto, senza alcun paragone, e i viaggiatori europei che lo conoscono bene, i sahariani, hanno sempre rappresentato un'élite. Cino Boccazzi ha attraversato ventidue volte il Sahara e sta sempre progettando un nuovo viaggio. In questo suo ultimo libro ci sono storie terribili di eccidi e massacri, di militari francesi sgozzati dai tuareg e di torture, di rivolte sanguinose e di repressioni spietate. Ma tutti i frequentatori del Sahara che ho incontrato stanno meglio dei cauti sedentari e non pensano ad altro che a tornare a calpestare la sabbia del Majabat al-Kubra, temibile ancora oggi come il Rub al-Khali e le rocce rosse dell'Assekrem o dell'Ennedi. Non parlo di chi ha fatto la Parigi-Dakar, una delle cose più demenziali e più stupide che siano mai state inventate e che ha completamente stravolto quella parte dell'Africa Occidentale. Parlo di chi si è addentrato nelle vastità del deserto con mezzi moderni, ma con rispetto antico. E' quasi impossibile spiegare l'immensa attrazione che esercita il deserto a chi non c'è mai stato. La solitudine, il vento, un'aria così priva di umidità che tutto quello che è in ombra scompare e tutto quello che è illuminato dal sole si accende in vampate e bagliori, lo spazio illimitato che provoca lo straniamento, che cristallizza i miti, i fantasmi, i nostri sogni di avventure, non bastano a spiegarla. Uno scrittore di viaggi, che racconta anche dei viaggi di quelli che l'hanno preceduto, deve avere una particolare capacità evocativa e i libri di Cino hanno il potere di emanare come una nostalgia del viaggiare di un volta. I preparativi all'alba, quando i fuochi vengono spenti e all'orizzonte il sole diventa colore albicocca. Le dune che si susseguono come onde e il lento avanzare della carovana che proietta di sera ombre gigantesche sulla sabbia. Le traversate di notte, per evitare il caldo, sotto un nero turchino, con le guide che si orientano. _______________
Classe 1916, ventidue traversate del Sahara, viaggi nello Yemen, Arabia Saudita, Siria e Giordania, biografo di Lawrence d'Arabia: è Cino Boccazzi l'autore di questo racconto del Sahara, fatto di storie sussurrate attorno ai bivacchi nelle quali si intrecciano le vicende coloniali francesi, la vita della gente Tuareg, il mistero di carovane scomparse nelle tempeste e delle loro anime perdute. Boccazzi naviga tra le sabbie scorgendo le tracce di antichi abitatori nei graffiti rupestri o in pietre scheggiate e, immaginando questa terra quando era ancora solcata dai fiumi e appariva verde e fertile, osserva i segni di tragiche traversate nel deserto lungo antichissime piste e racconta come si viva e si muoia sotto il cielo del deserto, lo stesso cielo nel quale volava Saint-Exupéry che di queste terre diceva: Sahara, vento, sabbia, solitudine.
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Cino Boccazzi (Aosta, 7 febbraio 1916 – Treviso, 6 agosto 2009). Ha compiuto ventidue traversate nel Sahara, dodici viaggi nello Yemen, Arabia Saudita, Siria e Giordania. Biografo di Lawrence d'Arabia, ha scritto romanzi e libri di viaggio. Presso Neri Pozza ha pubblicato: La via dell'incenso La bicicletta di mio padre (Premio Selezione Campiello 1999) Sahara. Vento, sabbia, solitudine Le donne blu e altre storie esotiche Sahara. Vento, sabbia, solitudine |