Gente in cammino
Leyla, nata in un villaggio ai bordi del deserto, ha un legame particolare con la nonna, una nomade tuareg, grande narratrice. Insieme alla crescita della bambina, alla sua emancipazione grazie allo studio, alle vicende familiari, il libro si apre sulla storia dell’Algeria negli anni della lotta per l’indipendenza e sui rapporti tra arabi, francesi ed ebrei.
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Malika Mokeddem è nata in Algeria da una famiglia di origini nomadi. Dopo un’infanzia passata nel suo paese natale in guerra per l’indipendenza, ha studiato medicina in patria e poi in Francia, a Montpellier. Solo allora ha cominciato a scrivere e a pubblicare romanzi in lingua francese, ispirata dalla figura della nonna cui era molto legata. In Italia sono pubblicati Gente in cammino (Firenze, Giunti, 1994 e 2005) e Storia di sogni e di assassini (Firenze, Giunti, 1997) due romanzi di ispirazione autobiografica. Mentre il primo racconta le vicende familiari di una ragazza che, all’epoca della guerra d’Algeria, sogna di diventare medico, Storia di sogni e di assassini si sofferma sulla storia di un’algerina che decide di emigrare. Malika Mokeddem non ha mai abbandonato completamente la professione di nefrologa, ma oggi la scrittura costituisce la sua attività principale. In questa intervista, che si è svolta a Bologna il 4 aprile 2006, la scrittrice illustra i sottili legami tra la sua concezione dello scrivere e le sue origini nomadi. |