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Sabbie perdute

Pacifico Claudio


Editeur - Casa editrice

Edimond

Africa del Nord
Africa Occidentale
Mali


Città - Town - Ville

Perugia

Anno - Date de Parution

2003

Pagine - Pages

528

Lingua - language - langue

italiano

Edizione - Collana

I saggi del veliero


Sabbie perdute Sabbie perdute  

Dai ricordi di un avventuroso viaggio della giovinezza, lontano nel tempo, riemerge un mondo scomparso: Timbuctù la misteriosa Regina delle Sabbie, leggenda dei perduti Regni Sahariani e degli Imperi Neri, mito della grande esplorazione ottocentesca. La storia delle carovane sahariane, dei viaggaitori arabi del Medio-Evo w dei mercanti italiani delle Repubbliche marinare. L'epopea romantica dei grandi esploratori. I Tuareg con il mistero delle loro origini e le storie di Erodoto, Platone ed Atlantide; con i loro codici di onore e cavalleria, di razzia e poesia. Signori del deserto, in guerra contro tutti gli invasori, a cominciare dalle Legioni di Roma. E, mano a mano che si sviluppa il racconto, l'autore si abbandona anche ad una rivisitazione delle più grando opere di tutti i tempi, romanzi, saggi, diari e giornali di viaggio scritti sul
deserto. Di essi ricorda i brani più suggestivi e ci offre anche una carrellata antologica che finisce per trasformare il libro in un policromo racconto a più voci e in un vero e proprio "Breviario del Deserto". Un Breviario da tenere sul comodino o a portata di mano nei nostri viaggi sahariani e, su cui ritornare e riflettere per cercare di capire e scoprire sempre più a fondo, nelle sue profondità e poliedriche valenze, quel misterioso e inesplorato universo che ancora oggi rimane il Sahara, immutabile e sconfinato topos della fuga e dell'alienazione, dell'avventura e del sogno, della vita e della morte. (Dalla quarta di copertina)

 



Biografia

Claudio Pacifico è un diplomatico di carriera. II suo lavoro lo ha portato a vivere in vari Paesi europei e negli Stati Uniti. E, soprattutto, in Asia, Africa e Medio Oriente, in una serie di ‘posti caldi’: nell’lran della Rivoluzione degli Ayatollah, nella Somalia delle sanguinose guerre tribali, nel Sub-Continente indiano dove in Bangladesh è stato, all’epoca, il più giovane Ambasciatore sull’intera rete diplomatica italiana. Nel 1991 era il numero due dell'ambasciata d'Italia a Mogadiscio quando, dopo la fuga di Siad Barre, tutti gli italiani furono costretti a lasciare la capitale somala.
Si è occupato a lungo di questioni arabe e mediorientali.
Per circa otto anni, dal 1997 al 2004, è stato Ambasciatore d’Italia, prima in Sudan e poi in Libia. Dal 2007 è Ambasciatore d’Italia in Egitto e Rappresentante Italiano presso la Lega Araba. L'Egitto è una sede decisiva per la diplomazia italiana: il paese è diventato commercialmente importante per l'Italia (solo nel turismo ogni anno un milione di italiani va in Egitto), ma soprattutto è uno dei governi arabi della regione con cui l'Italia collabora.
Nel corso della sua lunga carriera ha scritto numerosi articoli di analisi e politica internazionale e vari saggi, tra cui
Somalia (1996)
Sabbie perdute (2003)
Diario Sahariano
Bengala (2000)
Sahara, nel regno della fata Morgana (2007)
Dieci Anni In Egitto, Libia E Sudan (2011)
La Rivoluzione Iraniana
Il Libro Bianco sulla Crisi Israelo-Palestinese
Principali sviluppi della Politica estera italiana verso l’Asia e l’Oceania nel 2006/2007
La diplomazia italiana verso la Corea del Nord
Il Vietnam del Doi Moi
Antartide: le ragioni della presenza italiana

Consulta anche: Pagina ufficiale - Official Web Site