Diamanti
Verso la fine degli anni quaranta del Novecento, una moltitudine di avventurieri e di diseredati si affolla lungo i fiumi tributari dell'Orinoco, sull'altopiano del Venezuela, alla ricerca di oro e di un minerale ancora più prezioso: il diamante. Fra di essi vi è un italiano, alpinista e geologo, tentato di più dal desiderio di scoprire l'area geografica che racchiude il filone originario della pietra perfetta. Risalendo corsi d'acqua e tagliandosi la pista nella foresta e nella savana, scavando nella sabbia e nel fango, sopportando fame, parassiti e malattie, dividendo fatiche e speranze con gli altri compagni, raggiungerà quel "paesaggio da diamante" che solo la conoscenza scientifica e la passione del cercatore consente di individuare.
Alfonso Vinci (1916-1992), alpinista e geologo, prese parte attiva alla Resistenza e nel dopoguerra si trasferì in Sud America per scalare montagne e cercare diamanti. In seguito, una cattedra di Geologia all’Università di Mérida gli permise di stabilirsi in Venezuela e di effettuare il primo concatenamento delle cime della cordigliera andina. La passione scientifica lo spinse a compiere studi etnografici sulle tribù amazzoniche. È autore di numerosi libri, acclamati dalla critica e apprezzati da un vasto pubblico, tra i quali: Cordigliera, Samatari, Occhio di Perla, Orogenesi, Lettere Tropicali, L’acqua la danza e la cenere e L’altopiano del rum.
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