Kalachakra (DVD)
Le cerimonie di iniziazione tantrica del Kalachakra colte dal regista Werner Herzog in tre differenti punti del pianeta al Kailash in Tibet, a Bodh Gaya in India e a Graz in Austria. Werner Herzog parte con l’intento di riprendere la cerimonia iniziatica del Kalachakra, va in Tibet al Monte Kailash e si perde dietro una grande storia collettiva, insegue i pellegrini in viaggio tra le polveri del deserto, riesce a incontrare il Dalai Lama e, infine rimane ammaliato dal “mandala”, quel gigantesco dipinto fatto di sabbia colorata che è al centro della ritualità e dell’iniziazione spirituale. Poi, l’occhio della cinepresa torna a seguire i pellegrini e il loro ininterrotto fluire tra Oriente e Occidente.
«C'è stato un tempo in cui un titolo delle "Edizioni Mediterranee" mi incuriosiva: "Kalachakra"! Suonava come una formula esoterica ed il contenuto, riferendosi al "re del mondo", rimandava ad una famosa canzone di Battiato. "Kalachakra" di Jean Rivière era un testo noioso, ma era l'unico in lingua italiana. Più recente è "Iniziazione al kalacakra" di Alexander Berzin più fluido e comprensibile. Oggi la conoscenza del "Kalachakra" è maggiormente diffusa in occidente ed il regista Herzog l'ha portata anche sullo schermo con un reportage andato in onda su Rai 3 ("Fuori orario" - 25 settembre 2005 prima visione TV). Il lungo e poetico viaggio di Herzog si svolge nel 2002. Inizia dal Saka Dawa al Kailash (Tibet) e continua con una coinvolgente immersione fra la folla e "dietro le quinte" delle cerimonie a Bodh Gaya (India) ed a Graz (Austria) di quell'anno. Gli insegnamenti del Kalachakra (la ruota del tempo) sono fatti risalire al Buddha stesso quando comunicò verità sempre più profonde. Nel grande santuario di Dhanya Kataka, nell'India meridionale, Buddha rivelò il terzo ciclo di insegnamenti, i più esoterici, che furono codificati nei testi tantrici, il fondamento del Vajrayana, il Veicolo del Diamante. L'attuale Dalai Lama, al contrario dei predecessori, ha distribuito a piene mani la "iniziazione di Kalachakra" ed è stato anche pubblicato "Kalachakra Tantra" che riporta i discorsi tenuti a Toronto durante l'iniziazione dell'aprile 2004.» MV
|
As filmmaker and cultural anthropologist, Werner Herzog brings his unique powers of observation to Buddhist rituals in Wheel of Time. The documentary's title refers to the central symbol that forms the physical and spiritual hub of an intricately detailed sand mandala that is the centerpiece of the Kalachakra initiation, a Buddhist ceremony that attracts several hundred thousand monks and pilgrims to Bodh Gaya, India (the original site of the Buddha's enlightenment) in 2002. Through well-chosen images and his own sparse but effective narration, Herzog chronicles this spiritual conclave, incorporating brief interview clips with His Holiness, the Dalai Lama, a lively debate between high-level monks at the gathering, an interview with a Tibetan political prisoner who'd spent 37 years in jail, and a visit to the sacred Mount Kailash in Tibet, where the faithful endure a high-altitude 52-kilometer trek to worship on holy ground. Having recovered from illness that prevented his full participation in the Bodh Gaya ceremony, the Dalai Lama appears at another Buddhist ceremony in Graz, Austria, where another sand mandala symbolizes the deep significance of Buddhist inner peace. Herzog's fascination with these rituals is infectious, and with a powerful soundtrack of Tibetan music and Buddhist monks' chanting, Wheel of Time achieves its own quiet quality of grace. |