Monnè, oltraggi e provocazioni
Disobbedendo a Samory, capo di tutto l'Impero mandingo, il re di Soba Gighi Keita non ha raso al suolo la sua città all'arrivo delle truppe coloniali, sicuro che i mani degli avi, la protezione di Allah e la muraglia fatta edificare in fretta e furia sarebbero bastate a respingere i "Nazareni". Costoro prendono Soba senza colpo ferire e sottomettono Keita alla loro autorità, facendogli giurare fedeltà davanti alla bandiera francese pur permettendogli di conservare la propria religione. S'instaura così la "civiltà" dei Bianchi, che trasforma l'Impero mandingo. E il re decaduto sprofonda in una collaborazione con l'occupante sempre più portatrice di morte e di distruzione...
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Ahmadou Kourouma inizia gli studi di matematica a Bamako (Mali), che interrompe per svolgere il servizio militare sotto l'esercito francese nella guerra d'Indocina. Il rientro in patria, dopo essersi laureato a Parigi, è segnato dalla delusione per l'indipendenza ottenuta dal suo paese. Presto Kourouma viene incarcerato e perseguitato. Da questa esperienza prende avvio la sua produzione letteraria con I soli delle indipendenze, romanzo denuncia della società africana post-coloniale. Kourouma è oggi uno dei uno degli autori più letti e più apprezzati in Francia. Nel 1999 vince il premio Inter, nel 2000 il premio Renaudot con il romanzo Allah n'est pas obligé, che ha per protagonista un bambino soldato. E' stato presidente della commissione che in Costa D'Avorio, Sierra Leone e Liberia sta definendo i modi della riconciliazione secondo il modello delle commissioni sudafricane. Kourouma si è spento nel dicembre 2003 all'età di 76 anni. |