Africa!
Bartholomäus Grill, per numerosi anni corrispondente per Die Zeit in Africa, ci dimostra le conseguenze a lungo termine della schiavitù e le profonde implicazioni del colonialismo. Al contempo, con chiarezza, rifiuta però quelle teorie post-coloniali su continue ipotesi di complotto che fanno ricadere in modo semplicistico tutte le colpe per la miseria dell'Africa sul Vecchio Mondo. La maggior responsabilità, sostiene Grill, risiede nella popolazione africana, nei suoi dispotici presidenti e nelle loro mire predatorie. La modernizzazione dell'Africa, e questo è il nucleo centrale della tesi scomoda e provocatoria dell'autore, era destinata a fallire perché la popolazione africana si è rifiutata di accettarla.
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È sin troppo semplice definire come apocalittica la situazione che, oggi e ormai da molti anni, affligge `il continente africano`, troppo scontato liquidare il tutto parlando di caso senza speranza. L`Africa non rappresenta un punto geo-strategico e il suo ruolo nel commercio mondiale è assolutamente marginale. Con Africa! uno fra i più grandi esperti sul tema delinea un quadro realistico dei diversi aspetti del continente africano. Bartholomäus Grill, per numerosi anni corrispondente per Die Zeit in Africa, ci dimostra le conseguenze a lungo termine della schiavitù e le profonde implicazioni del colonialismo. Al contempo con chiarezza rifiuta però quelle teorie post-coloniali su continue ipotesi di complotto che fanno ricadere in modo semplicistico tutte le colpe per la miseria dell`Africa sul Vecchio Mondo. La maggior responsabilità, sostiene Grill, risiede nella popolazione africana, nei suoi dispotici presidenti e le loro mire predatorie. La modernizzazione dell`Africa, e questo è il nucleo centrale della tesi scomoda e provocatoria dell`autore, era destinata a fallire perché la popolazione africana si è rifiutata di accettarla. La vecchia Africa è morta, e la nuova Africa non è ancora nata. Grill descrive un continente lacerato fra tradizione e modernità. Il mondo al sud del Sahara si trova in uno stato di caos simile a quello vissuto dall`Europa durante la guerra dei Trenta Anni. Gli stati si disintegrano, le guerre civili divampano costantemente, milioni di persone errano disperate senza casa. L`AIDS decima e devasta intere tribù. Potrebbero passare decenni prima che si riesca a costituire un ordine stabile tra Khartoum e Città del Capo. L`Africa si riconosce in un coesistere di contraddizioni plasmate dal mondo incredibilmente ricco dell`immaginazione del suo popolo, rituali e ruoli sociali, sogni e tabù, strutture di potere e appartenenza a sistemi di valori. Questo mondo spesso può apparire duro, crudo e violento ma contemporaneamente ci accoglie in un`atmosfera vivace, rilassata, fuori dal tempo, di grande serenità. Bartholomäus Grill l`ha dischiusa per noi. |