Viaggio di una parigina a Lhasa A piedi e mendicando dalla Cina all’India attraverso il Tibet
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Editeur - Casa editrice |
Voland | |||||||||||||||||||
Anno - Date de Parution |
1993 | |||||||||||||||||||
Pagine - Pages | 250 | |||||||||||||||||||
Titolo originale | Voyage d'une parisienne à Lhassa. A pied et en mendiant de la Chine à l’Inde à travers le Thibet | |||||||||||||||||||
Lingua originale | ||||||||||||||||||||
Lingua - language - langue | italiano | |||||||||||||||||||
Edizione - Collana |
Confini | |||||||||||||||||||
Curatore |
Gut E. | |||||||||||||||||||
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Viaggio di una parigina a Lhasa
Nata a Parigi nel 1868, dopo aver iniziato la carriera di cantante lirica diviene un'esperta orientalista, trascorre gran parte della sua vita tra India, Cina e paesi dell'Himalaya ed è la prima donna Occidentale che, nel 1923, riesce a raggiungere Lhasa, città proibita agli stranieri.
Consulta anche:
Sito ufficiale della Fondazione Alexandra David Neel
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Recensione in altra lingua (English): |
| In any time, Alexandra David-Neel would have been considered an extraordinary woman, but in the Victorian era, she was truly exceptional. Born in 1868, David-Neel eschewed the dances, dinners, and formal marriages common to women of her era and social standing in order to indulge her fierce independence and insatiable intellectual curiosity. Her interest in comparative religions dated back to early childhood; even as a student in a Catholic convent school, she kept statues of both Christ and the Buddha in her room. She made her first trip to Asia in 1891, then supported herself as a light-opera singer and journalist before marrying a seemingly conventional man, Philip Neel. Fortunately for both Alexandra David-Neel and for posterity, Philip was less stodgy than his position as a well-off engineer might imply; though he did not accompany her, he supported his wife's explorations and even acted as her literary agent when she began to write about the places she visited. Alexandra and Philip remained the closest of friends until his death in 1941. | |||||||||||||||
Recensione in altra lingua (Français): | ||||||||||||||||||||
Ce livre est une excellente introduction à la vie et à l'oeuvre d'Alexandra David-Néel, voyageuse infatigable et intrépide que rien n'arrêta dans sa course vers les sommets montagneux et spirituels. Pourtant elle n'avait rien d'une illuminée. Personnage solide tant sur le plan physique que psychique elle a été animée pendant toute sa longue vie d'une soif de connaissance et d'une volonté hors du commun.Tout cela est en filigrane dans le "voyage d'une parisienne à Lhassa". Après, il faut lire le reste... | ||||||||||||||||||||
Biografia | ||||||||||||||||||||
Louise Eugenie Alexandrine David (1868-1969) nasce a Saint-Mandé, vicino Parigi, da genitori anziani. Si applica allo studio del sanscrito e si interessa di buddismo fin da molto giovane, e un’eredità le permette di partire alla scoperta dei paesi che l’attirano: Ceylon, poi l’India. Tornata in Europa, decide di sfruttare la propria bella voce e si dedica al canto: il primo ingaggio importante lo ottiene dall’Opera di Hanoi nel 1895. Sposa Philippe Néel nel 1904 ma questo non la ferma, anzi: tra congressi e viaggi Alexandra non conosce riposo. Nel 1911 l’uscita di Buddismo di Budda coincide con la sua partenza per l’Asia. Philippe non rivedrà la moglie che nel 1926. Lei intanto si recherà in Nepal, Cina, Corea, Giappone, fino a entrare nel 1925, prima donna europea, a Lhasa, la città proibita agli stranieri. L’impresa è riportata dalla stampa di tutto il mondo, e Alexandra torna in Europa a raccogliere i frutti delle sue lunghe peregrinazioni. Da quel momento pubblica i suoi libri più famosi: Viaggio di una parigina a Lhasa, Mistici e maghi del Tibet, Nel paese dei briganti gentiluomini. Ci saranno altri viaggi e altri libri, come Magia d’amore e magia nera o Sotto nuvole di tempesta, nella vita di questa donna straordinaria, che morirà ultracentenaria e le cui ceneri verranno disperse nel Gange. | ||||||||||||||||||||
Consulta anche: Sito ufficiale della Fondazione Alexandra David Neel | ||||||||||||||||||||
Consulta anche: Sito ufficiale della Fondazione Alexandra David Neel | ||||||||||||||||||||
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