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22/11/2024 07:09:50

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La luce della conoscenza

Pensieri, riflessioni, aforismi di una avventuriera dello spirito

David Néel Alexandra


Editeur - Casa editrice

ECIG

Religione
Buddhismo
Vajrayana


Città - Town - Ville

Genova

Anno - Date de Parution

1999

Pagine - Pages

192

Lingua - language - langue

italiano

Edizione - Collana

Nuova Atlantide

Curatore

Marie-Madeleine Peyronnet


La luce della conoscenza La luce della conoscenza  

Della sterminata e illuminante opera di Alexandra David-Néel (1868-1969), del suo pensiero attraversato da bagliori iniziatici, si presenta qui per la prima volta al lettore italiano, curata da Marie-Madeleine Peyronnet, la più insigne studiosa dell'opera della celebre orientalista francese, un'antologia di scritti inediti.
Di tutti i personaggi che ad Alexandra accadde via via di interpretare nel corso della sua vita ultracentenaria, borghese, anarchica, massone, buddista, cantante d'opera, esploratrice, giornalista e scrittrice, è stata forse la pensatrice quella ad essere finora maggiormente trascurata. La presente raccolta di riflessioni, ricordi, aforismi, che attraversa quasi un secolo di vita, intende rimediare al torto, restituendoci intatta eppure inafferrabile, l'immagine di una donna segnata da un destino straordinario, seguace degli insegnamenti del Buddha e dello Stoicismo, ma che amava definirsi "asceta epicurea".

Indice - Sommario
Tappe salienti della vita di Alexandra David-Néel
Introduzione
Prefazione
1889-1892
1900,1904-1908 - DAL CARTEGGIO CON IL MARITO, PHILIPPE NÉEL
1909 - LETTERA INDIRIZZATA DA A. DAVID-NÉEL A M. DEVAUX
1910-11-DAI DIARI INTIMI
1911 - DAL CARTEGGIO CON IL MARITO PHILIPPE NÉEL
1911 - DA "IL BUDDISMO DEL BL'DDHA"
1912 - DAI DIARI INTIMI
1912 - CARTEGGIO
1913 - CARTEGGIO
1914 - CARTEGGIO
1915 - CARTEGGIO
1916 - CARTEGGIO
1917 - CARTEGGIO
1918 - CARTEGGIO
1919 - CARTEGGIO
1920-1921 - CARTEGGIO
1922-1924,1927 - CARTEGGIO
1929 - DA "IL LAMA DELLE CINQUE SAGGEZZE" E "MISTICI E MAGHI DEL TIBET"
1931 - "LA VITA SOVRUMANA DI GUESAR DE LING"
1932 - DA "AL PAESE DEI BRIGANTI GENTILUOMINI"
1934 - DAI DIARI INTIMI
1937 - DAI DIARI INTIMI
1939 - DA "SOTTO NUBI TEMPESTOSE"
1946 - DAI DIARI INTIMI
1946-1947 - DA "ALL'OCCIDENTE BARBARO DELLA VASTA CINA"
1949 - DA "NEL CUORE DELL'HiMALAYA"
1950 - DA "L'INDIA IN CUI HO VISSUTO"
1951 - DA "GLI INSEGNAMENTI SEGRETI DEI BUDDISTI DEL TIBET"
1952 - DA "SORTILEGIO DEL MISTERO"
1952 - DA "L'ANTICO TIBET DI FRONTE ALLA NUOVA CINA"
1953 - DA "LA POTENZA DEL NULLA"
1954-55 o 1956 - DAI DIARI INTIMI
1957 - DAI DIARI INTIMI
1958 - DA "LA CONOSCENZA TRASCENDENTE"
1960-69 - DAI DIARI INTIMI

Prefazione / Introduzione
Una storia dell'Orientalismo novecentesco europeo, ancora tutta da scrivere, includerebbe una manciata di nomi eccellenti, tutti al femminile, che all'Asia hanno guardato come alla loro stella polare, e tra questi un posto a parte meriterebbe senz'altro Alexandra David-Néel (1868-1969). A scorrere gli eventi principali che hanno costellato la sua vita ultracentenaria,"' si scopre con sorpresa di avere a che fare con una mito-biografìa straordinaria, come spesso accade a quanti si sono cimentati, nella prima metà del secolo, nell'esplorazione pionieristica e nello studio sistematico dei tanti umanesimi attecchiti su quelle sponde lontane. Al suo destino, di viaggiatrice, esploratrice e studiosa di filosofie e religioni dell'Asia orientale, si sarebbe tentati di accostare quelli, per molti versi consimili, di due altre donne d'eccezione, che tanta parte ebbero nelle alterne vicende dell'Orientalismo europeo: Elena Ivanovna Rerich (1879-1955) e Alice Boner (1889-1981).
Moglie del pittore, filosofo e scrittore N.K. Rerich, Elena Ivanovna partecipò col marito alla spedizione archeologica in India, Sinkiang, Altai, Mongolia e Tibet tra il 1925 e il 1928, stabilendosi poi definitivamente nella Valle di Kulu nel Punjab occidentale. Elena tradusse in russo le opere della Blavatskji e particolare rilievo ebbe nel diffondersi del movimento teosofico nella fase della sua prima espansione tra il Nord-America e l'Eurasia. Infaticabile e geniale ispiratrice del marito, Elena collaborò alla traduzione di un corpus di dottrine sullo yoga del Fuoco (Agni Yoga), attribuite ai maestri di trafile iniziatiche dell'India himalayana.

 



Recensione in lingua italiana

Della sterminata e illuminante opera di Alexandra David-Néel (1868-1969), del suo pensiero attraversato da bagliori iniziatici, si presenta qui per la prima volta al lettore italiano, curata da Marie-Madeleine Peyronnet, la più insigne studiosa dell'opera della celebre orientalista francese, un'antologia di scritti inediti.


Biografia

Louise Eugenie Alexandrine David (1868-1969) nasce a Saint-Mandé, vicino Parigi, da genitori anziani. Si applica allo studio del sanscrito e si interessa di buddismo fin da molto giovane, e un’eredità le permette di partire alla scoperta dei paesi che l’attirano: Ceylon, poi l’India. Tornata in Europa, decide di sfruttare la propria bella voce e si dedica al canto: il primo ingaggio importante lo ottiene dall’Opera di Hanoi nel 1895. Sposa Philippe Néel nel 1904 ma questo non la ferma, anzi: tra congressi e viaggi Alexandra non conosce riposo. Nel 1911 l’uscita di Buddismo di Budda coincide con la sua partenza per l’Asia. Philippe non rivedrà la moglie che nel 1926. Lei intanto si recherà in Nepal, Cina, Corea, Giappone, fino a entrare nel 1925, prima donna europea, a Lhasa, la città proibita agli stranieri. L’impresa è riportata dalla stampa di tutto il mondo, e Alexandra torna in Europa a raccogliere i frutti delle sue lunghe peregrinazioni. Da quel momento pubblica i suoi libri più famosi: Viaggio di una parigina a Lhasa, Mistici e maghi del Tibet, Nel paese dei briganti gentiluomini. Ci saranno altri viaggi e altri libri, come Magia d’amore e magia nera o Sotto nuvole di tempesta, nella vita di questa donna straordinaria, che morirà ultracentenaria e le cui ceneri verranno disperse nel Gange.

Alexandra David-Neel was born in 1868 in Paris. In her youth she wrote an incendiary anarchist treatise and was an acclaimed opera singer; then she decided to devote her life to exploration and the study of world religions, including Buddhist philosophy. She traveled extensively to in Central Asia and the Far East, where she learned a number of Asian languages, including Tibetan. In 1914, she met Lama Yongden, who became her adopted son, teacher, and companion. In 1923, at the age of fifty-five, she disguised herself as a pilgrim and journeyed to Tibet, where she was the first European woman to enter Lhasa, which was closed to foreigners at the time. In her late seventies, she settled in the south of France, where she lived until her death at 101 in 1969.

Consulta anche: Sito ufficiale della Fondazione Alexandra David Neel