Immortalità e reincarnazione
«L'idea di cessare di vivere - scrive l'Autrice - è odiosa e terribilmente dolorosa per tutti; infatti per basse che siano le collocazioni nella scala degli esseri viventi, essi con tutte le forze cercano di esistere il più a lungo possibile, indefinitamente e per sempre. Il problema dell'eternità è intimamente legato a quello dell'Io». Immortalità e reincarnazione è uno dei testi fondamentali di Alexandra David Neel; il saggio è dedicato alle ipotesi e alle credenze sull'aldilà, alle pratiche magiche, ai rituali, al culto dei morti, ai paradisi e agli inferni, ai viaggi nell'oltretomba della tradizione religiosa indiana, tibetana e cinese. In esso sono trattate alcune delle tematiche basilari della letteratura e della filosofìa orientale: dal Libro tibetano dei morti alle leggende e ai miti, dalla sapienza dei filosofi alle superstizioni popolari, dai racconti della tradizione all'esperienza personale dell'Autrice.
|
Louise Eugenie Alexandrine David (1868-1969) nasce a Saint-Mandé, vicino Parigi, da genitori anziani. Si applica allo studio del sanscrito e si interessa di buddismo fin da molto giovane, e un’eredità le permette di partire alla scoperta dei paesi che l’attirano: Ceylon, poi l’India. Tornata in Europa, decide di sfruttare la propria bella voce e si dedica al canto: il primo ingaggio importante lo ottiene dall’Opera di Hanoi nel 1895. Sposa Philippe Néel nel 1904 ma questo non la ferma, anzi: tra congressi e viaggi Alexandra non conosce riposo. Nel 1911 l’uscita di Buddismo di Budda coincide con la sua partenza per l’Asia. Philippe non rivedrà la moglie che nel 1926. Lei intanto si recherà in Nepal, Cina, Corea, Giappone, fino a entrare nel 1925, prima donna europea, a Lhasa, la città proibita agli stranieri. L’impresa è riportata dalla stampa di tutto il mondo, e Alexandra torna in Europa a raccogliere i frutti delle sue lunghe peregrinazioni. Da quel momento pubblica i suoi libri più famosi: Viaggio di una parigina a Lhasa, Mistici e maghi del Tibet, Nel paese dei briganti gentiluomini. Ci saranno altri viaggi e altri libri, come Magia d’amore e magia nera o Sotto nuvole di tempesta, nella vita di questa donna straordinaria, che morirà ultracentenaria e le cui ceneri verranno disperse nel Gange.
Alexandra David-Neel was born in 1868 in Paris. In her youth she wrote an incendiary anarchist treatise and was an acclaimed opera singer; then she decided to devote her life to exploration and the study of world religions, including Buddhist philosophy. She traveled extensively to in Central Asia and the Far East, where she learned a number of Asian languages, including Tibetan. In 1914, she met Lama Yongden, who became her adopted son, teacher, and companion. In 1923, at the age of fifty-five, she disguised herself as a pilgrim and journeyed to Tibet, where she was the first European woman to enter Lhasa, which was closed to foreigners at the time. In her late seventies, she settled in the south of France, where she lived until her death at 101 in 1969. |