Fosco Maraini, una vita per l'Asia
Fin da bambino è particolarmente attratto dal mondo orientale, favorito dall'ambiente parentale particolarmente vivace e cosmopolita, dai legami familiari della madre con il Sud Africa e l'India e dalla sua innata curiosità; nel 1934 coglie l'opportunità di compiere i suoi primi viaggi extra-europei imbarcandosi sulla nave scuola Amerigo Vespucci come insegnante di inglese dei cadetti dell'Accademia di Livorno, visitando così l'Africa del Nord e l'Anatolia. Nel 1935 sposa la pittrice Topazia Alliata di Salaparuta, erede di una nobile famiglia siciliana; dalla loro unione nascono le tre figlie Dacia (1936), Yuki (1939-1995) e Toni (1941). Dopo la laurea in Scienze naturali e antropologiche all'Università degli studi di Firenze, nel 1937 raggiunge, in qualità di fotografo, l'orientalista Giuseppe Tucci nella sua spedizione in Tibet, esperienza che contribuirà a convincere Maraini a dedicarsi definitivamente all'etnologia e allo studio delle culture orientali ("Dren-Giong. Appunti d'un viaggio nell'Imàlaia",1939, poi nella nuova ed. Corbaccio, 2019; "Chibetto - Lontano Tibet", 1942). Nell'autunno del 1938, accetta una borsa di studio in Giappone offertagli da un ente governativo, e si trasferisce con la famiglia a Sapporo, nell'isola di Hokkaido. All'Università imperiale studia la cultura, le tradizioni ed in particolare i miti e riti religiosi degli Ainu, il popolo "bianco" dalle origini misteriose, che vive in quest'isola del nord del Giappone ("Gli iku-bashui degli Ainu", 1942).
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