Avevo acquistato e letto "The Marsh Arabs" nell'edizione economica in lingua inglese sulla scia dell'entusiasmo per "Arabian sands". Non mi era piaciuto, forse per colpa di una lettura affrettata iniziata su un volo di ritorno da Delhi. Non l'avevo più riaperto. Ora compare la traduzione in lingua italiana. È stata una buona occasione per rivalutare questo libro, forse merito della traduzione di Gioia Guerzoni. Una visione quasi paradisiaca (ma il giardino dell'Eden non era forse da quelle parti?) Peccato che Inglesi, Americani ed Italiani abbiano pensato di distruggere ancor più quella terra fra i due fiumi, martoriata da anni di guera fra Iran e iraq (del resto la benzina pe r la mia auto da qualche parte dovrò pure trovarla...
Per scrivere "Sabbie arabe", epico racconto dalla traversata del Rube l-Khali, il deserto dei deserti, Thesiger si chiuse in un albergo di Copenaghen in inverno: in questo modo, circondato dal plumbeo cielo nordico, la nostalgia del deserto arabo si sarebbe fatta più lancinante e il ricordo più vivo ed emozionante. Sembrava che la fama di questo straordinario, scostante inglese imperiale, un uomo d`azione che si sentiva vivo soltanto quando sfiorava la morte, dovesse essere affidata a un solo irripetibile libro. Poi, un giorno del 1951, Thesiger scese nel sud della Mesopotamia, la terra chiusa dal Tigri e dall`Eufrate, e fu come entrare in un mondo che si credeva scomparso. In primavera, le nevi che si scioglievano sui picchi più alti della Persia e della Turchia, facevano andare in piena il Tigri e l`Eufrate, e le Paludi erano il risultato secolare dell`inondazione e della dispersione dei due fiumi: un mondo acquatico, popolato da uccelli paradisiaci e piante gigantesche, dove gli Arabi si spostavano remando su leggere barche lungo canali lunghi decine di chilometri e costruivano con i giunchi immense, fantastiche cattedrali sostenute da un`architettura audace, come non se n`erano mai viste da nessuna parte. Il racconto incantato di questo Eden, non a caso situato nella stessa area dell`Eden della Bibbia, ha i toni dell`idillio e il fascino dell`iniziazione a una cultura all`epoca sconosciuta e già declinante. Chi ha letto Sabbie arabe farà bene a non perdersi questo altro memorabile testo di Thesiger, commovente testamento di uno stile di vita unico oltre che autentico gioiello della letteratura di viaggio.
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Wilfred Thesiger's classic account of the eight years he spent living with the tribespeople of the Marshes of Iraq. First published in 1964 to great acclaim, this book by one of the century's greatest explorers describes a way of life which lasted for thousands of years, but has now all but vanished. Travelling with his medicine boxes and his teams of canoemen around the junction between the Tigris and the Euphrates, Thesiger visited nearly every village in the Central Marshes and came to know intimately the people who inhabit this landscape of islands, lakes and waterways, living with them in their reed houses and sharing their unique way of life. He beautifully evokes the landscape and its teeming wildlife and vividly brings to life the many friends he made among the Marsh Arabs. His extraordinary photographs provide a stunning record of the last remnants of a people and their culture. |