Le origini ideologiche della rivoluzione cinese
scheda di De Giorgi, L. L'Indice del 2000, n. 09
(recensione pubblicata per l'edizione dell'anno 1959) A dieci anni dalla fondazione della Repubblica Popolare, quando l'esperienza cinese inizia a essere riconosciuta nella sua specificità fra le lotte antimperialiste di liberazione nazionale, e la stessa organizzazione della Cina socialista inizia a distinguersi da quella sovietica, Enrica Collotti Pischel dà alle stampe questo testo destinato a divenire un classico della storiografia italiana sulla Cina contemporanea. Basata su un ampio spoglio di letteratura specialistica e documenti originali, l'opera è un'analisi sistematica e approfondita delle diverse tesi elaborate in Cina in risposta alle sfide lanciate dall'Occidente, a partire dalla guerra dell'oppio fino agli anni della guerra di resistenza contro il Giappone (1937-45). Dal contrasto tra tradizione confuciana e cultura positivista e illuministica d'importazione occidentale fino alla sinizzazione del marxismo, visto come superamento definitivo dell'antitesi tra tradizione "feudale" e dominio imperialistico, vengono descritti i passaggi del travagliato processo intellettuale, ancor prima che politico e sociale, conclusosi con l'affermazione dell'ideologia rivoluzionaria nella versione maoista: le concezioni radicali della rivolta contadina dei Taiping, il riformismo elitario dei funzionari imperiali progressisti, il nazionalismo del repubblicano Sun Yatsen, i fermenti rivoluzionari del movimento del quattro maggio, l'introduzione del marxismo, le elaborazioni teoriche originali e la strategia politica e militare di Mao Zedong.
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Enrica Collotti Pischel, già professore di Storia dell'Asia alla Facoltà di Scienze politiche dell'Università statale di Milano, mancata nel 2003. Ha scritto numerosi libri sulla rivoluzione cinese e sulla Cina. Fra i volumi pubblicati o curati per FrancoAngeli ricordiamo: L'India oggi (1984), Dietro Tian An Men (1990), La democrazia degli altri (1996), Capire il Giappone (2001). |