Mica facile trovare un ammazzatigri
Si tratta di dodici racconti ambientati nella Cina contemporanea, a Muji, dove la gente vive una vita solo apparentemente tranquilla, segnata in realtà da piccoli gesti di insubordinazione, da sottili forme di ribellione. Vi è l'attore televisivo che prende troppo sul serio la sua parte, il marito modello che frequenta un club letterario maschile segreto, l'ufficiale che ha perduto la memoria dopo un terremoto... Trasformazioni, sorprese, mascheramenti abbondano in questi racconti, che gettano luce sulla zona d'ombra della Cina contemporanea, sulla faccia nascosta della vita privata dei sudditi dell'Impero rosso.
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Le speranze, i desideri, le piccole e grandi follie dei sudditi dell’Impero rosso: così potrebbe essere riassunto il contenuto delle dodici storie (di cui ben tre inserite in “The Best American Short Stories”, l’antologia dei migliori racconti americani) narrate in questo libro dall’autore dell’Attesa. Con il suo impareggiabile realismo, e il suo sottile ma irresistibile humour, Ha Jin ci restituisce la vita di una tranquilla città del nord della Cina (Muji, lo stesso luogo in cui si svolgono le vicende raccontate nell’Attesa). Una vita soltanto in apparenza dominata da monotona e disperata quiete, in realtà segnata da piccoli gesti di insubordinazione, sottili forme di ribellione, nascoste epifanie, in cui il lato eccentrico, da sempre presente nell’animo dei cinesi, irrompe e viene a turbare una volta per tutte l’ordine familiare delle cose. Vi è perciò, come nella storia che dà il titolo alla raccolta, l’attoe televisivo che prende troppo sul serio la sua parte fino a credere di essere il mitico lottatore Wu Song, un celebre ammazzatigri; il marito modello che frequenta un club letterario maschile segreto ed è accusato del «crimine borghese» di omosessualità; il fresco sposo ingiustamente perseguitato, che si vendica contagiando l’intera città della malattia di cui è affetto; la bimba che fa pipì sul mucchio di verdure che la maestra ha obbligato a raccogliere; la ragazza stanca di essere considerata una ninfomane; il muratore che si arricchisce con traffici più o meno leciti e conquista finalmente la donna che prima lo snobbava… Trasformazioni, sorprese, mascheramenti, bizzarrie, che gettano luce sulle spurie esistenze che popolano la Cina, in un’epoca in cui – come avviene in uno dei racconti più riusciti e più esilaranti – persino il Pollo del Cowboy, un fast food americano, può insediarsi sulle strade di un’antica e tranquilla città dell’Impero rosso. |