Cresciuta nelle scuole del regime maoista, educata a divenire una rivoluzionaria del Partito, Anchee Min giunse nella "Fattoria modello fuoco rosso" con tutte le illusioni e i miti assorbiti nel corso di un'adolescenza trascorsa sui libri di Mao e le opere di Jiang Qing, moglie del rivoluzionario. Un'esperienza che si rivelò ben presto devastante: la Fattoria era di fatto un carcere, dove libertà individuale e dignità umana venivano umiliate e oppresse in nome della comunità, unico valore ammesso e idolatrato. Le pagine dolorose di questo romanzo autobiografico ritraggono gli anni della prigionia, cantano amori clandestini, fino all'esperienza cinematografica, come protagonista di un film di propaganda..
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