Storia della Cina moderna
scheda di De Giorgi, L. L'Indice del 2000, n. 09
Il titolo italiano scelto per questo libro nasconde l'intento programmatico di Osterhammel. Il titolo originale, "La Cina e la società-mondo" (China und die Weltgesellschaft), rifletteva invece chiaramente il senso del lavoro: l'oggetto del libro infatti vuole essere "l'inserimento della Cina nelle strutture reali della società mondiale". Scegliendo deliberatamente di ignorare gli aspetti culturali e ideologici posti al centro da tante analisi sinologiche, lo storico tedesco propone un'indagine polifonica del lungo e complesso processo attraverso il quale, a partire dal XVIII secolo, con la costruzione degli imperi coloniali in Oriente e l'espansione della Russia zarista, si sono intrecciate le due storie della Cina moderna: quella della sua introduzione nel sistema economico mondiale e quella politica del suo ingresso nella comunità degli stati nazionali. Alla radice di questo lavoro, come sottolinea l'autore, si deve porre il problema fondamentale del rapporto fra rivoluzione cinese e concomitanti cambiamenti internazionali. Nell'analizzare la Cina nel suoi diversi rapporti con il resto del mondo, lo storico tedesco finisce però proprio per sottolineare la specificità "interna" della sua rivoluzione: al di là delle trasformazioni economiche e sociali che furono conseguenza di stimoli e cause provenienti dall'ambiente esterno, egli riconosce che fu proprio perché la rivoluzione fu alimentata da forze intrinseche che la Repubblica Popolare Cinese è ora uno Stato forte che "autodetermina il posto della Cina all'interno della società mondiale".
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Jürgen Osterhammel, studioso di storia dell’Estremo Oriente, ha pubblicato tra l’altro "Britischer Imperialismus in Fernen Osten" (1985) e "Kolonialismus" (1995). In traduzione italiana è disponibile la sua "Storia della Cina moderna" (Einaudi, 1992). |