Colore Rosso Soldato di Notizie
Selezionate da migliaia di negativi originali tenuti nascosti per quasi 40 anni a rischio della vita dal fotografo Li Zhensheng, queste immagini sono accompagnate da un testo che ripercorre gli avvenimenti alla luce della sua storia personale. La prima storia visiva della rivoluzione culturale cinese (1966-1976), un documento basato sull'unica raccolta fotografica tramandata dell'intero periodo. Grazie alla prospettiva privilegiata di fotoreporter, Li Zhensheng getta una nuova luce, in questa testimonianza storica unica, su uno dei periodi più turbolenti, controversi e sconosciuti della storia moderna. Introduzione di Jonathan D. Spence, docente alla Vale University, eminente studioso di storia cinese.
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Li Zhensheng, nato nel 1940, frequenta la Scuola del Cinema di Changchun, ma la decisione del governo di riconvertire la professione da lui scelta in un'attività giudicata più utile, quella di "fotografo della stampa" , cancella il suo sogno di diventare regista. Ottiene così un posto al Quotidiano di Heilongjiang, con sede a Harbin, capitale della provincia settentrionale, alla frontiera con l'Unione Sovietica. Attirato dalla Rivoluzione Culturale, Li Zhensheng comprende il ruolo straordinario che possono avere i fotografi; fonda all'interno del giornale un gruppo di rivolta, e lo stesso Mao gli attribuisce il riconoscimento di "soldato rosso dell'attualità". Li Zhensheng entra tuttavia rapidamente in conflitto con le gerarchie del giornale, che non accettano la sua volontà e il suo desiderio di documentare tutti gli avvenimenti che lo circondano. Censurato per "essersi discostato dalla linea editoriale", accusato di essere un "nuovo piccolo borghese" e persino un "agente dello straniero", il 26 dicembre 1968, Li Zhensheng viene messo su un podio nei locali del giornale, e sottoposto a una denuncia pubblica. Inviato in campagna per essere rieducato, trascorre due anni di lavori forzati in una "scuola di correzione". Nel 1972 riottiene il posto di responsabile del servizio fotografico al Quotidiano di Heilongjiang.
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