I desideri nella letteratura cinese
In una civiltà in cui l'animo e la psiche vengono percepiti come un tutt'uno con il corpo e le energie ambientali, e quindi non esiste una dicotomia anima-corpo, materia-spirito, è interessante capire come le pulsioni primordiali dell'uomo vengano controllate e incanalate nell'ambito delle esigenze sociali in modo diverso dalle società occidentali. La fisicità che accompagna l'idea dell'amore nella Cina imperiale si evidenzia anche nel caso degli spiriti e dei fantasmi innamorati, che spesso costituiscono un "concentrato del desiderio" e dello stesso spirito vitale, che può divenire una libido proibita oppure trasformarsi in una fata benefica. In un periodo di crisi sociale e intellettuale, come fra la fine del XVI e l'inizio del XVIII secolo, periodo di transizione fra la decadenza e la caduta della gloriosa dinastia Ming e l'avvento della dinastia "barbarica" Qing, la letteratura ci offre una documentazione preziosa sul mondo interiore e quello dei desideri. L'uomo si interroga sulla propria natura, e proprio il discorso sui desideri, e il rapporto fra questi e la morale, sono i temi da cui emerge più nettamente la comprensione della natura dell'io.
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Paolo Santangelo insegna Storia della Cina presso l'Istituto Universitario Orientale e Storia dell'Asia Orientale presso l'Università La Sapienza di Roma. Da alcuni anni ha concentrato la propria ricerca sulla storia privata e sull'immaginario cinese fra i secoli XVI-XIX, con particolare attenzione all'evoluzione della "mentalità" e della percezione delle emozioni. Attualmente dirige una ricerca internazionale sulla percezione delle passioni attraverso l'esame di documenti della Cina moderna e cura il periodico Ming Qing yanjiu. È autore di numerosi saggi fra cui Il "peccato" in Cina, Laterza, 1991, Emozioni e desideri in Cina, Laterza, 1992, Gelosia nella Cina imperiale, Novecento, 1996; Le passioni nella Cina imperiale, Marsilio, 1997; Il sogno in Cina. L'immaginario collettivo attraverso la narrativa Ming e Qing, Raffaello Cortina, 1998, L'amore in Cina, attraverso alcune opere letterarie negli ultimi secoli dell'impero, Liguori, 1999, e ha curato la presentazione di Dong Yue, Il sogno dello Scimmiotto, Marsilio, 1992 e di Il meraviglioso discorso della fanciulla pura, SE, 1993. Ha pubblicato, assieme al Prof. Mario Sabbatini, Storia della Cina, Laterza, 1989 e 2000, e Il pennello di lacca, Laterza, 1997. |