Il sogno in Cina
Il volume presenta un gran numero di esempi tratti dalla letteratura mostrando come, anche in Oriente, l'esperienza onirica abbia dato luogo a straordinarie credenze sui poteri attribuiti al sogno. In base alla frequenza e alla natura dei sogni, secondo Feng Manglong (1574-1646) è possibile distinguere gli uomini: è noto che i saggi e gli stolti non sognano, mentre singolari sono i sogni delle persone originali, le cui emozioni sono speciali e l'animo è puro. Ma al fondo rimane il mistero che il sogno solleva sulla nostra stessa identità. Così Maury sogna l'assalto alla Bastiglia la notte che la testiera del letto gli cade sul collo e il protagonista del "Sogno del miglio giallo" ripercorre le vicende di una vita nel tempo della cottura del cereale.
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Paolo Santangelo insegna Storia della Cina presso l'Istituto Universitario Orientale e Storia dell'Asia Orientale presso l'Università La Sapienza di Roma. Da alcuni anni ha concentrato la propria ricerca sulla storia privata e sull'immaginario cinese fra i secoli XVI-XIX, con particolare attenzione all'evoluzione della "mentalità" e della percezione delle emozioni. Attualmente dirige una ricerca internazionale sulla percezione delle passioni attraverso l'esame di documenti della Cina moderna e cura il periodico Ming Qing yanjiu. È autore di numerosi saggi fra cui Il "peccato" in Cina, Laterza, 1991, Emozioni e desideri in Cina, Laterza, 1992, Gelosia nella Cina imperiale, Novecento, 1996; Le passioni nella Cina imperiale, Marsilio, 1997; Il sogno in Cina. L'immaginario collettivo attraverso la narrativa Ming e Qing, Raffaello Cortina, 1998, L'amore in Cina, attraverso alcune opere letterarie negli ultimi secoli dell'impero, Liguori, 1999, e ha curato la presentazione di Dong Yue, Il sogno dello Scimmiotto, Marsilio, 1992 e di Il meraviglioso discorso della fanciulla pura, SE, 1993. Ha pubblicato, assieme al Prof. Mario Sabbatini, Storia della Cina, Laterza, 1989 e 2000, e Il pennello di lacca, Laterza, 1997. |