La giocatrice di go
A metà degli anni Trenta, in Manciuria, mentre infuria la guerra civile tra Giappone e Cina, una ragazza sedicenne cinese, appassionata del gioco del go, incontra un ufficiale giapponese in incognito. Tra i due comincia una relazione che si sviluppa e si consuma solo attraverso le mosse del gioco, praticato sulla piazza di un paese, ma si nutre poco a poco di reciproche confessioni, fino a diventare amore. Ma la guerra avanza, e la ragazza viene strappata ai suoi giochi per fronteggiare un destino che avrà il suo compimento nell'ultimo fatale incontro con l'ufficiale giapponese.
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Shan Sa è nata a Pechino nel 1972. Iniziata dalla nonna alla pittura e alla calligrafia, ha pubblicato a otto anni i suoi primi racconti su varie riviste cinesi, seguiti tre anni dopo da una raccolta poetica e a quindici anni dall'ingresso nell'Associazione degli Scrittori di Pechino, di cui è stata il membro più giovane. Nel 1990 ha lasciato la Cina e ha ottenuto la cittadinanza francese in seguito alla sanguinosa repressione de piazza Tian'anmen, al centro del suo primo romanzo in francese, Porte de la Paix céleste, pubblicato nel 1997 e vincitore del Prix Goncourt per l'opera prima. Con il suo secondo romanzo, Quatre Vies du saule, ha ottenuto il Prix Cazes nel 1999. La giocatrice di Go, pubblicato da Bompiani nel 2002, ha vinto il Prix Goncourt des Lycéens 2001. |