Quando ero imperatore
Duanbai è proclamato imperatore della Cina a soli quattordici anni. Eletto, come scoprirà verso la fine del suo regno, grazie a una macchinazione della nonna ai danni del fratello, avverte un profondo senso di inadeguatezza, la sensazione di non essere il vero sovrano. La sua debolezza e frustrazione lo portano a indulgere in atteggiamenti ora infantili, ora crudeli, in una politica miope e crudele. Duanbai descrive la sua vita dal distacco dall'amato monaco precettore al suo amore per una concubina, dal matrimonio per ragioni politiche all'odio e alla paura per il fratello, i fantasmi che lo perseguitano e, infine, la sua fuga con una compagnia di acrobati che lo porterà, da imperatore che era, a diventare il "Re dei funanboli".
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