Turismo e società complesse
Il viaggio e l'ospitalità sono ormai elementi essenziali per ripensare la contemporaneità dalla particolare prospettiva della mobilità culturale. Certo fra turismo e cultura i rapporti sono stati spesso ambivalenti. Da un lato, il turismo è stato ritenuto un vettore inarrestabile di flussi destinati a commercializzare i patrimoni storico-artistici, ma anche a indebolire i legami sociali delle comunità "vittime" dell'impatto. Dall'altro, è divenuto un'importante attività economica per le località "ospitanti". Gli scritti raccolti nel volume rappresentano alcuni momenti del dibattito all'interno dell'antropologia del turismo e affrontano temi di identificazione della disciplina, esplorazione della metodologia ed esemplificazione etnografica.
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In che modo i cambiamenti culturali e sociali intervenuti nella postmodernità hanno influenzato l’ambiente umano, e come si configura oggi il rapporto fra viaggio, turismo e socialità? Lo spazio locale sta assumendo una sua (relativa) autonomia, e una dinamica particolare di aggregazione e disaggregazione con altri spazi locali, concorrendo a ridisegnare le zone di appartenenza culturale, soggettiva e lavorativa. Parallelo a questo mutamento, c’è quello del viaggio, uno dei veicoli maggiori dell’esperienza dei singoli e, insieme, una delle dimensioni tramite cui gli spazi abitati incorrono nei processi di trasformazione. Alle innovazioni determinate dai nuovi precipitati territoriali e sociali va strettamente connessa la tendenza al costituirsi di nuove forme di comunità, non esente da conflittualità, ma sempre invocata quale risorsa culturale per il presente. Rispetto a questo quadro, l’antropologo, oltre ad oggettivare i risultati conoscitivi in forma rigorosa, non può non riconoscere la natura sempre implicata della conoscenza e la sua compartecipazione alla definizione della realtà culturale. |