Il dio dell'Asia.
È una regione che in tempi recenti si è imposta per la sua straordinaria forza produttiva capace di condizionare e minacciare i modelli economici occidentali, eppure l'Estremo Oriente è disseminato da realtà assenti dalle pagine di cronaca, attraversato da tradizioni di culto millenarie che si sono rafforzate su un tessuto politico complesso, per lo più incomprensibile a chi si avvicina con lo sguardo del turista. A partire da qui, dalla volontà di avvicinare questo mondo sfaccettato nei culti e nelle tradizioni, nasce il reportage di Ilaria Maria Sala, un percorso nella storia, nei luoghi, tra la gente per descrivere microcosmi religiosi che talora confliggono con i governi locali, altre volte inaspriscono i rapporti con i paesi confinanti. L’autrice apre quindici finestre su altrettanti fenomeni religiosi. Dalle regioni musulmane dello Xinjiang dove la popolazione uigura cerca di resistere all’assimilazione voluta da Pechino, alla Mongolia interna, dove gli eredi dei condottieri mongoli venerano in segreto il Dalai Lama; dagli scorci suggestivi dell’isola indonesiana di Sulawesi, in cui cristiani e musulmani si impegnano nella convivenza, ai diseredati delle Filippine che nel periodo di Pasqua si sottomettono a sanguinosi rituali. Il viaggio prosegue in Malesia dove il governo si dichiara musulmano ignorando il 40 per cento della popolazione cinese e indiana; e giunge ai pellegrini della dea Mazu, che vorrebbero riunificare Taiwan e la Cina, alle sciamane della Corea del Sud, anch’esse desiderose di una riunificazione tra le due Coree, sino alle follie omicide del gruppo giapponese Aum Shinrikyo, responsabile dell’attentato con il gas sarin nella metropolitana di Tokyo.
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Ilaria Maria Sala , giornalista, laureata in Cinese e Studi religiosi a Londra, ha vissuto gli ultimi quindici anni a Pechino, Tokyo e Hong Kong dove è presidente del Foreign Correspondents' Club. Collabora con Diario, Il Sole 24 Ore, Le Monde, e con altre testate. Ha curato e tradotto per Manifestolibri il testo Rivoluzione e democrazia, di Wei Jingsheng (1996). laria Maria Sala, che giovanissima ha collaborato alla rivista Via Dogana, è una delle prime studiose della scrittura nushu, la scrittura ricamata delle donne cinesi e vive da molti anni in Asia. |