Di nessuna chiesa
"Uno spettro si aggira per l'Europa: il relativismo, cioè il dogma che non c'è nessun dogma. Chierici e laici hanno stretto una santa alleanza in nome dei nostri valori e delle nostre radici. Forse non sanno che dietro quel fantasma ci sono il corpo dell'individuo, la libertà della ricerca, le garanzie dei diritti e la stessa genuinità della fede. Tutto cancellato, se vince il progetto dei teo-con? Affatto, se il laico ha non solo la volontà di reagire ma anche la forza di attaccare. Non questa o quella chiesa, ma la "presunzione di infallibilità" che può viziare qualsiasi istituzione o comunità. Essere laico vuol dire non solo esercitare l'arte del sospetto ma anche agire per una solidarietà che non ha bisogno di un fondamento religioso."
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Giulio Giorello è nato a Milano nel 1945. Si è laureato in Filosofia nel 1968 e in Matematica nel 1971. Ha insegnato alle facoltà d’Ingegneria (Pavia), Lettere e Filosofia (Milano), Scienze (Catania). Attualmente è titolare della cattedra di Filosofia della Scienza all'Università degli Studi di Milano. Dalle prime ricerche in filosofia e storia della matematica i suoi interessi si sono ampliati verso le tematiche del cambiamento scientifico e delle relazioni tra scienza, etica e politica. Collabora con Il Corriere della Sera. Ha curato una nuova edizione dell'Areopagitica di John Milton (Roma-Bari 1987) e, insieme a Marco Mondadori, del saggio Sulla libertà di John Stuart Mill (Milano 1981 e 1991). Presso l'editore Pierluigi Lubrina (Bergamo) è uscita la versione italiana del Giornale di Prigionia dell'irlandese John Mitchell presentato e curato insieme allo storico Pietro Adamo. Ha pubblicato l'Introduzione alla filosofia della scienza, (Bompiani, 1994) e Filosofia della scienza del XX secolo (Laterza, 1995). Dirige presso l'editore Raffaello Cortina, la collana Scienza e idee. |