Questa esposizione di fotografie d'epoca e di documenti d'archivio intende documentare le vicende storico-costruttive dell'insediamento costruito a Tianjin dagli italiani a partire dal 1902. II quartiere italiano, sorto circa cinquant'anni dopo quello inglese e francese, costituisce una piccola realtà urbana con una forte e coerente connotazione, ancora in gran parte esistente. Esso rappresenta la testimonianza della realizzazione di un lavoro comune tra italiani e cinesi che oggi, a distanza di più di sessant'anni, viene in qualche modo riscoperta e rivalutata nel suo valore e nel proprio significato. La porzione di territorio (meno di 500.000 mq) sul quale è costruito il quartiere, venne ricevuto all'Italia da parte del governo imperiale cinese. Superati i notevoli problemi relativi alla natura del terreno, paludoso, con forti differenze di quote e soggetto alle piene del fiume, si sviluppò in poco più di un ventennio, con progetti degli italiani messi in opera da maestranze cinesi, un quartiere gradevole costituito da edifici pubblici e servizi urbani, eleganti palazzine residenziali circondate da giardini, larghe strade alberate, un'ordinata banchina sul fiume per l'attracco dei battelli e vaste aree destinate a magazzini e ad attività commerciali ed imprenditoriali. L'impegno ed il proposito era anche e soprattutto quello di favorire e far prosperare i commerci tra i due paesi e di esportare e diffondere la migliore immagine della cultura urbanistica, architettonica ed artistica italiana di quel momento in un paese lontano dall'Italia come la Cina. Le immagini, in gran parte inedite, provenienti dall'Archivio Storico Diplomatico del Ministero per gli Affari Esteri, dall'Ufficio Storico della Marina Militare, da fondi privati, da libri e riviste dell'epoca, ci parlano della tenace volontà da parte della comunità italiana di costruire un brano di città con caratteristiche elevate di qualità e di funzionalità, in grado di affiancarsi agli altri quartieri esteri presenti a Tianjin. L'esistenza del quartiere italiano, compresa nel periodo che va dal 1902 sino al 1947 quando gli ultimi connazionali presenti furono rimpatriati, nonostante abbia coinvolto ed interessato per vari decenni: militari, diplomatici, amministratori, architetti, ingegneri, tecnici ed imprenditori è in Italia una realtà molto poco conosciuta. Oggi il quartiere si trova al centro dell'attenzione della Municipalità della città di Tianjin che ha avviato un'iniziativa tesa al recupero ed al restauro degli edifici, con la prospettiva di una loro più attuale utilizzazione nell'ambito dello sviluppo complessivo della città. Dalle immagini storiche della mostra emerge la qualità dell'impostazione del quartiere e quella delle architetture, delle loro decorazioni, dei singoli elementi e dei materiali che le compongono (giardini, arredi urbani, recinzioni, cancelli,infissi, etc.). È necessario quindi preservare questa qualità, pur confrontandosi con le istanze di sviluppo e con le attuali esigenze di uso. AI successo di tale operazione, al riconoscimento del valore e del significato del quartiere italiano ed alla esigenza della sua tutela e conservazione, questa esposizione di immagini e documenti si augura di offrire il proprio contributo. |