Alla ricerca dei Maya
Verso la metà dell'Ottocento, dei Maya non si conosceva neppure il nome; gli eruditi erano convinti che gli americani discendessero dalle tribù d'Israele, dai fenici, dagli egizi o dagli scandinavi, e che non avessero mai avuto una propria, originale civiltà. La scoperta dei Maya, degli splendidi monumenti, della loro raffinata cultura è dovuta al coraggio, all'intuito e all'abilità di due straordinari personaggi, di cui l'autore ricostruisce la vita e le avventure: l'avvocato newyorkese John Lloyd Stephens e l'architetto e disegnatore britannico Frederick Catherwood. Dal loro incontro nasce il progetto di un'esplorazione nell'America Centrale che, attraverso mille fatiche e pericoli, li porterà a entusiasmanti scoperte.
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Victor W. von Hagen, nacque a St. Louis nel 1908, esploratore, etnografo, archeologo, naturalista, scrittore, è già popolare in Italia per le sue opere in cui confluiscono tutti i suoi molteplici e poliedrici interessi. Scrisse usciti: «Il mondo dei Maya», «Civiltà e splendore degli Aztechi», «Gli imperi del deserto nel Perù precolombiano» e «Le grandi strade di Roma nel mondo». Esplorò Sudamerica assieme alla moglie. Specie negli anni tra il 1940 e il 1965 pubblicò un gran numero di libri sulle antiche popolazioni degli Inca, dei Maya e degli Aztechi. Nei primi anni '50 intraprese un'esplorazione di due anni in Perù alla ricerca delle antiche strade Inca, riuscendo a trovare l'unico ponte sospeso Inca giunto fino a noi. Von Hagen, negli ultimi anni della sua vita, si era stabilito in Italia, dapprima a Trevignano Romano e poi in provincia di Arezzo: si interessò anche di antichità italiane. Morì a sua casa di Montegonzi, frazione di Cavriglia in provincia di Arezzo, nella notte tra il 7 e l'8 marzo 1985. Sua figlia, Adriana von Hagen, è co-direttore di un museo a Leymebamba (Perù). |