Nel 1949 l'esploratore americano Leonard Clark - che diverrà, alcuni anni più tardi, l'acclamato autore di "I fiumi scendevano a Oriente" - si mise a capo di una spedizione diretta verso il Tibet nord-orientale, la zona del Kun Lun da cui nasce il Fiume Giallo. Dichiaratamente o meno, la missione perseguiva un doppio obiettivo: in primo luogo, rilevare l'altezza dell'Amne Machin, cima allora considerata rivale dell'Everest e fino a quel momento inviolata in virtù della sua fama di montagna "maledetta" e della presenza di feroci tribù-guardiane, gli indomiti nglok. In secondo luogo, individuare una via di fuga per le truppe dell'esercito nazionalista cinese, guidate dal generale Ma Pu-fang, in rotta sotto l'incalzare delle armate comuniste di Lin Piao. Ripubblicata oggi, a quasi cinquant'anni dalla prima edizione italiana, la cronaca di quella spedizione - che fece all'epoca grande scalpore - si configura come un classico della letteratura "d'esplorazione" sapientemente trasposto nella dimensione del grande romanzo d'avventura: la missione "spionistica" di Clark, il suo viaggio, denso di incognite e di pericoli, alla ricerca della montagna maledetta, il suo Tibet violento e sanguinario - tanto diverso da quello mistico e ascetico degli altri scrittori occidentali - rappresentano l'avvincente epilogo di quella grandiosa gara politico-esplorativa, conosciuta con il nome di "Great Game", che dall'Ottocento in poi spinse le maggiori potenze mondiali a contendersi la conquista delle vette più alte della Terra.
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Although The Marching Wind was written in the late 40's, this non-fiction story is still very intriguing in today's world. It relates the story of traveler/explorer Leonard Clark and his yak caravan journey through Tibet. Clark convinced the Chinese Nationalist leaders that he could find them an escape route through Tibet as the communists approached. At the same time, Clark plans to measure a mountain in Tibet that is reputably higher than Everest. The book is written as a detailed travel log of the expedition through the wilds of forbidding Tibet during incredibly cold weather for which none of the modern equipment used for extreme weather is available. The caravan is constantly on watch for the fierce Ngolog tribe members reputed to be highly aggressive and murderous. It is a well written and exciting story.
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