Allegro ma non troppo
Un "divertissement", un guizzo anarchico dell'intelligenza. È così che si possono definire queste pagine nelle quali Cipolla abbandona gli austeri panni dello studioso e, giocando sul filo del paradosso e dell'assurdo, costruisce due brevi saggi: il primo, una ilare parodia della storia economica e sociale del Medioevo; il secondo, "Le leggi fondamentali della stupidità umana", una sorta di scherzosa teoria generale della stupidità umana.
1. gli stupidi danneggiano l'intera società; 2. gli stupidi al potere fanno più danni degli altri; 3. gli stupidi democratici usano le elezioni per mantenere alta la percentuale di stupidi al potere; 4. gli stupidi sono più pericolosi dei banditi perché le persone ragionevoli possono capire la logica dei banditi; 5. i ragionevoli sono vulnerabili dagli stupidi perché: * generalmente vengono sorpresi dall'attacco; * non riescono ad organizzare una difesa razionale perché l'attacco non ha alcuna struttura razionale.
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Carlo Maria Cipolla è considerato dai suoi contemporanei come il caposcuola di storia economica che più ha saputo infondere in tale disciplina uno spirito innovatore. Grazie alla sua curiosità intellettuale, dominata da rigore di pensiero e di metodo, e in virtù di una ricerca meticolosa delle fonti, ha combinato l’approccio macro-storico con studi di micro-storia in opere di grande originalità e solidità, che spaziano in campi economico-culturali molto estesi. |