Gli alberi ne parlano ancora
Edena, la voce di questo romanzo, nasce in un villaggio camerunense poco prima della guerra del '14-18. Diventata ormai centenaria, decide di raccontare le cose incredibili che ha visto e vissuto. Michelangelo di Montparnasse, soldato francese che cerca di integrarsi alla vita della tribù, Cristiano n. 1, primo battezzato della comunità, Awono il guaritore e Fondamento di Piacere, stregona ipocrita e lussuriosa, sono soltanto alcune delle voci pittoresche e venate di follia che animano il grande affresco di un popolo costretto a fronteggiare la colonizzazione tedesca e quella francese con esiti quantomai sorprendenti.
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Calixthe Beyala è nata a Douala, nel Camerun. È stata segnata da un’infanzia separata da entrambi i genitori, originari della regione di Yaoundé. Di temperamento solitario, come si definisce, è cresciuta da sola con un sorella maggiore di quattro anni. Calixthe Beyala ha frequentato il primo ciclo di studi in Camerun, da dove è partita a 17 anni per ottenere un diploma in Francia, dove ha seguito studi gestionali e letterari. Ora vive a Parigi. Ha vissuto anche a Malaga e in Corsica. Ha viaggiato molto in Africa, in Europa e nel resto del mondo. Oltre al francese, parla lo spagnolo e numerose lingue africane. Grazie al suo impegno civile e alla sua opera letteraria, Calixthe Beyala è stata insignita di numerose onorificenze. Dell’Autrice, le edizioni Epoché hanno pubblicato Gli onori perduti (2003), Come cucinarsi il marito all’africana (2004), A bruciarmi è stato il sole (2005) e Gli alberi ne parlano ancora (2007). |