Il labirinto
1922. L'esercito greco è in rotta tallonato dai turchi. La spedizione inviata nell'Asia minore ottomana ha avuto come unico esito la disfatta. Una brigata, comandata da un anziano generale appassionato di mitologia, attraversa il deserto nel tentativo di raggiungere la costa e imbarcarsi per la Grecia. L'ufficiale è distrutto dai sensi di colpa, dalla morte della moglie, dall'abuso di morfina che lo aiuta a dimenticare un'azione indegna, il cui ricordo si è impresso nella sua mente e in quella dei suoi uomini. E le Furie si accaniscono sulla brigata: anonimi sobillatori invadono di volantini le truppe per incitarle alla rivolta; il cappellano militare lamenta l'indifferenza dei coscritti per la vita dello spirito; l'aviatore mandato ad avvistare gli ultimi drappelli dell'armata in ritirata, dopo essersi schiantato con l'aereo, si salva fortunosamente, ma il velivolo è inservibile. Dal campo fugge uno degli ultimi cavalli. Misteriosi furti complicano la già precaria esistenza. Inaspettatamente, però, quando le forze stanno per esaurirsi, i soldati disperati arrivano in una cittadina dell'Anatolia in cui la guerra sembra distante anni luce. È un'isola di pace apparente, le cui uniche autorità morali sono un sindaco arraffone e un maestro tormentato da una delusione amorosa. In questo universo chiuso, circondato da una bidonville - il "quartiere arabo", un labirinto di vicoli dove vivono i più derelitti - l'arrivo dei greci in fuga porta curiosità, novità, scompiglio e anche una tragedia che cambia la vita della comunità intera. Finché la colonna militare sparisce all'orizzonte per raggiungere la salvezza verso il mare, e il deserto, crocevia di un incontro interrotto, comincia a inghiottire le povere vestigia della civiltà.
|